Giovanni Malagò potrebbe lasciare la presidenza del CONI e assumere quella della Roma: in quel caso tornerebbe di moda un nome parecchio gettonato nei mesi scorsi
C’è un’idea che aleggia nell’aria, un’ipotesi che, se dovesse concretizzarsi, scuoterebbe l’ambiente giallorosso: Giovanni Malagò potrebbe diventare il futuro presidente della Roma.
Non è solo una suggestione, ma un’ipotesi che trova radici in una serie di movimenti dietro le quinte. Il suo mandato alla guida del CONI è agli sgoccioli e difficilmente verrà rinnovato. E allora, cosa farà uno degli uomini più potenti dello sport italiano?
Chi lo conosce bene sa che la Roma è una passione che si porta dentro da sempre. Non è solo una simpatia calcistica, ma una vera e propria appartenenza. Non stupisce quindi che, in caso di un passaggio alla presidenza del club, Malagò voglia dare una sua impronta forte al progetto, a partire dalla scelta dell’allenatore.
E qui entra in gioco un nome che, negli ultimi mesi, ha già sfiorato l’universo giallorosso: Roberto Mancini. Già accostato alla Roma dopo la fine dell’era De Rossi, l’ex CT della Nazionale potrebbe diventare una pista molto più concreta se Malagò dovesse davvero prendere in mano il club.
L’idea di un Malagò presidente e di un Mancini allenatore non è fantascienza, ma una possibilità concreta. Sarebbe una coppia che garantirebbe esperienza, ambizione e una rete di contatti di primissimo livello. Senza contare che Mancini, con il suo stile di gioco propositivo e la capacità di lavorare con i giovani, potrebbe rappresentare un salto di qualità per la Roma.
Perché proprio Mancini? La risposta è semplice: il legame tra i due è fortissimo. Nel 2018, quando la FIGC brancolava nel buio dopo il fallimento mondiale, fu proprio Malagò a spalancargli le porte della Nazionale.
Un investimento ripagato con il trionfo a Euro 2020, un momento che ha rilanciato il calcio italiano e rafforzato la loro relazione professionale. E quando Mancini ha lasciato la Nazionale nel 2023, deluso dalle dinamiche interne alla Federazione, ha ringraziato pubblicamente pochissime persone. E sì, tra queste c’era proprio Malagò.
Se dovesse sbarcare a Trigoria, il nome dell’ex commissario tecnico dell’Arabia Saudita diventerebbe più di una semplice ipotesi. Sarebbe una scelta voluta, ponderata e perfettamente in linea con l’idea di calcio che Malagò vorrebbe portare nella Roma.
Certo, c’è una questione che potrebbe far storcere il naso a più di qualche tifoso: Mancini ha un passato importante con la Lazio. Da calciatore prima, da allenatore in seconda di Sven-Goran Eriksson poi. È stato protagonista del secondo scudetto biancoceleste e per anni è stato un simbolo di quella squadra.
Ma il tempo cambia tutto. E soprattutto, nel calcio, contano le opportunità. Mancini ha guidato l’Inter, ha lavorato all’estero, ha costruito la sua carriera lontano da ogni vincolo emotivo. Oggi è un professionista affermato, e se la Roma dovesse offrirgli un progetto solido, è difficile immaginare che possa dire di no solo per il suo passato laziale.
Certo, tutto dipenderà dalle decisioni della proprietà e dagli equilibri interni al club. Ma una cosa è certa: il futuro della Roma è tutto da scrivere, e l’idea di un Malagò in versione presidente non sembra più un semplice sogno da bar.
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