Gian Piero Gasperini alla Roma: perché questa pista può essere quella giusta sia per il tecnico che per il club
Gian Piero Gasperini alla Roma: un’ipotesi che sta trovando sempre più conferme nelle ultime settimane. L’opzione sarebbe davvero clamorosa ma tutt’altro che impossibile che possa verificarsi. Claudio Ranieri, a fine stagione, saluterà la Roma almeno nel ruolo di allenatore e diventerà una sorta di super consulente, con voce in capitolo e soprattutto poteri.
Il “Normal One” per eccellenza ha rimesso in moto la macchina Roma decisamente ingolfata nella prima parte di stagione: la squadra era nei bassifondi della classifica, quasi in zona retrocessione, uno spauracchio davvero pericoloso. Ranieri ha invece risollevato la squadra giallorossa ed ha scalato tutta la classifica, arrivando a lottare fino ad una qualificazione per l’Europa.
A fine stagione, però, sarà addio anche perché Ranieri aveva già deciso di ritirarsi da ruolo di tecnico, tornato in panca per aiutare la “sua” Roma. Ed il club, quindi, sarà chiamato a cercare un altro tecnico.
Gasperini, all’Atalanta risultati irripetibili
Ranieri, per la sua sostituzione, ha pensato proprio a Gian Piero Gasperini. Un nome che l’allenatore testaccino stima molto tanto da esporsi in prima persona con la dirigenza giallorossa indicandolo come suo possibile successore. Dal canto suo Gasperini sembra aver ormai messo un punto definitivo con l’Atalanta.
La scorsa stagione, con la vittoria dell’Europa League, ha toccato l’apice ed in questa è tornato in lotta per il titolo. Traguardi inimmaginabili per la Dea fino a qualche anno fa, punti che difficilmente possono essere replicabili o addirittura superati. Ha costruito un modello che funziona come un orologio svizzero, puntando sui giovani cresciuti nel vivaio ed acquistati all’estero ed è diventato apprezzato in tutto il mondo.
La sua volontà di non rinnovare – esternazione post eliminazione contro il Club Brugge – potrebbe anche essere sinonimo di voler cambiare aria, di misurarsi in una piazza più importante (non che l’Atalanta non lo sia). Di prendersi anche una rivincita dopo quanto accaduto con l’Inter.
Gasperini alla Roma: dal 3-5-2 ai giovani, cosa c’è da sapere
Perché il matrimonio tra la Roma e Gasperini può funzionare bene? A Trigoria Gasp troverebbe una piazza affamata di calcio e di vittorie, decisa a rilanciarsi in grande stile. Senza considerare il calore dei tifosi, vera e propria benzina nel motore Roma. I Friedkin hanno già mostrato la volontà di investire – in estate una campagna acquisti milionaria – e potrebbero regalare all’allenatore una squadra costruita a sua immagine e somiglianza.
Il potenziale, di base, c’è già: da Pisilli in mediana a Soulé per la trequarti, fino a naturalmente Dybala e Dovbyk che sotto la sua guida potrebbe tornare ad essere il bomber pazzesco visto a Girona. La Roma, peraltro, è già “tarata” sul suo 3-5-2 (o 3-4-2-1) d’ordinanza un bel vantaggio considerato come Gasperini abbia basato le sue fortune su questo tipo di schema.
La Roma, invece, potrebbe abbracciare un tecnico pragmatico, ossessionato dal lavoro e soprattutto in grado di valorizzare al meglio il settore giovanile del club giallorosso. Un tempo il fiore all’occhiello del club, continua a sfornare talenti anche se a scartamento ridotto negli ultimi anni.
Sta di fatto che con Gasp si potrebbe attingere nuovamente a piene mani dal bacino giovanile del club, permettendo alla società anche di risparmiare in sede di mercato.