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Calciomercato

Marotta, il player trading e le plusvalenze: i sacrificati sono (almeno) tre pezzi pesanti

Scritto da
Antonio Papa

Marotta, il player trading e le plusvalenze: chi rischia davvero l’addio? Ci sono almeno tre teste che potrebbero cadere nella rosa nerazzurra

Marotta, il player trading e le plusvalenze: i sacrificati sono (almeno) tre pezzi pesanti (Foto: Ansa) – serieanews.com

Ti sei mai chiesto cosa significhi davvero player trading? Non è solo un termine di moda nei corridoi del calcio, ma una strategia che può fare la differenza tra un club che resta competitivo e uno che rischia di affondare.

Giuseppe Marotta lo sa bene, e ogni volta che parla, lascia intendere quali saranno le prossime mosse dell’Inter. Dopo l’elezione di 3 nuovi membri del CdA nerazzurro, il dirigente ha lanciato segnali inequivocabili: l’estate porterà scelte difficili e qualche sacrificio sarà inevitabile. D’altra parte, per mantenere i conti in ordine e restare al vertice, è necessario trovare il giusto equilibrio tra cessioni e investimenti mirati.

Quando Marotta parla di sostenibilità, non è solo un discorso teorico: significa che qualche pezzo pregiato dovrà partire. L’Inter ha bisogno di un bilancio solido e per farlo la via più semplice è cedere chi ha mercato, per poi rimpiazzarlo con giocatori più giovani, meno costosi e con margini di crescita. Insomma, la parola d’ordine è ringiovanire, senza perdere competitività. E quando si parla di sacrifici, è inevitabile chiedersi chi sarà a fare le valigie.

Da Calhanoglu a Thuram: tre nomi in bilico per il possibile addio all’Inter

Parlando di possibili addii, ci sono tre nomi che più di altri sembrano destinati a lasciare Milano. Non perché non siano validi, ma perché rappresentano le pedine perfette per fare cassa senza compromettere troppo l’equilibrio della squadra.

Da Calhanoglu a Thuram: tre nomi in bilico per il possibile addio all’Inter (AnsaFoto) – serieanews.com

Prendiamo Hakan Calhanoglu. Un anno fa, solo pensare alla sua cessione sarebbe sembrato folle, ma oggi il discorso è diverso. La crescita di Kristjan Asllani ha dimostrato che il turco potrebbe non essere più indispensabile come un tempo, con Inzaghi che nel frattempo sta cercando anche soluzioni interne. Se arrivasse un’offerta intorno ai 40 milioni, Marotta potrebbe sedersi al tavolo delle trattative senza troppi rimpianti.

E poi c’è Davide Frattesi. Un giocatore che ha tutto per diventare un top, ma che per ora è ancora considerato una riserva di lusso da Simone Inzaghi. La Premier League ma anche due italiane strizzano l’occhio al suo dinamismo e se qualcuno bussasse alla porta con un assegno pesante, l’Inter potrebbe decidere di lasciarlo partire per incassare una plusvalenza importante.

Infine, il nome, anzi i nomi che fanno tremare i tifosi: Marcus Thuram e Lautaro Martinez. Qui la situazione è delicata. L’Inter sa che uno dei due potrebbe partire, e tra i due, il sacrificabile sembra essere proprio il francese.

Arrivato a parametro zero, una sua cessione garantirebbe un guadagno netto e, con un’offerta superiore ai 60 milioni, sarebbe difficile resistere. E il sostituto? Occhi puntati su Jonathan David, che lascerà il Lille a fine stagione e che potrebbe essere il nuovo volto dell’attacco nerazzurro.

Da Calhanoglu a Thuram: tre nomi in bilico per il possibile addio all’Inter (AnsaFoto) – serieanews.com

Se il centrocampo può essere ridisegnato senza stravolgere l’identità della squadra, la difesa è il reparto che richiede un intervento immediato. Acerbi, de Vrij e Darmian sono tutti oltre la soglia dei 30 anni e almeno un innesto di spessore sarà necessario. Qui, però, non ci sono grandi margini di guadagno, quindi Marotta dovrà affidarsi al suo fiuto per gli affari, magari trovando un altro colpo a parametro zero.

Alla fine, il mercato è una bilancia in perenne equilibrio: da un lato la necessità di vendere per far quadrare i conti, dall’altro il desiderio di rimanere competitivi. L’Inter dovrà giocare bene le sue carte per restare in alto. Ma alla fine, cosa conta di più? Il bilancio o la possibilità di sognare ancora in grande? Il campo, e soprattutto il mercato, daranno la loro risposta.

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