Lukaku è un (non) caso: il dato che certifica la sua importanza per il Napoli

Il Napoli in difficoltà, Lukaku non segna: cosa sta succedendo? Antonio Conte deve ritrovare il “suo” Romelu, e un dato lo dimostra molto bene

Romelu Lukaku, attaccante del Napoli, a testa bassa
Lukaku è un (non) caso: il dato che certifica la sua importanza per il Napoli (Foto: LaPresse) – serieanews.com

C’è sempre un momento nella stagione in cui tutto sembra andare storto. Per il Napoli, quel momento è adesso. Dopo aver infilato sette vittorie di fila, gli azzurri hanno rallentato bruscamente, raccogliendo appena tre punti nelle ultime quattro partite.

Parlare di crisi sarebbe un’esagerazione, ma il campanello d’allarme è suonato. L’Inter ora è davanti, ma a un solo punto di distanza, e lo scontro diretto all’orizzonte potrebbe cambiare il corso della stagione.

Antonio Conte non ha nascosto il problema: la squadra sta soffrendo cali di concentrazione e di aggressività. Nulla che non si possa correggere, ma per farlo serve una scossa. E quale occasione migliore di un big match per ritrovare la fame giusta? Troppo importante non perdere terreno nella lotta per il titolo, troppo rischioso concedere altro vantaggio.

Ma attenzione: nessun dramma. Questo è molto importante per non rovinare una situazione ancora pienamente recuperabile. Conte lo sa e dovrà essere più psicologo di quanto lo sia mai stato: la prossima sfida è uno scontro diretto, in casa, contro una squadra che ha un solo punto di vantaggio in classifica e con la quale giocarsela alla pari.

Partire già sconfitti o pensare che sia tutto perduto sarebbe controproducente. Ora serve credere nelle proprie forze e nei propri alfieri e tenere alta la concentrazione, cosa che non sempre è accaduta nell’ultimo mese. Ma va da sé che in una partita del genere non c’è bisogno neppure di parlare, il focus arriva da solo e i calciatori sanno perfettamente cosa fare. A partire da lui, l’uomo della “discordia”: Romelu Lukaku.

Napoli, l’importanza di chiamarsi Lukaku: un’incidenza pazzesca nelle vittorie azzurre

E sì, perché tra i giocatori chiamati a dare una risposta, il primo nome sulla lista è proprio Romelu Lukaku. Da qualche partita il belga sembra meno coinvolto nel gioco, quasi spaesato.

Romelu Lukaku, attaccante del Napoli, esulta dopo il gol al Milan
Napoli, l’importanza di chiamarsi Lukaku: un’incidenza pazzesca nelle vittorie azzurre (AnsaFoto) – serieanews.com

Questione di assetto tattico? Forse. Il cambio modulo e una diversa disposizione degli uomini in attacco potrebbero aver inciso. Ma c’è un dato che non si può ignorare: Lukaku non segna da quattro partite e il Napoli non vince da quattro partite. Coincidenza? Difficile pensarlo.

La sua stagione, fino a questo momento, racconta un dettaglio significativo: quest’anno il belga ha segnato solo nove gol, come Vlahovic e Castellanos, uno meno di Lautaro e uno in più di Dovbyk, ma c’è un aspetto da considerare: ogni singola rete ha portato punti.

Basta guardare il ruolino del numero 11: ogni volta che Lukaku ha timbrato il cartellino, il Napoli ha portato a casa la vittoria o il pareggio. Quando il bomber belga si inceppa, la squadra va in difficoltà. Più che “caso”, più che avulso dal contesto, è l’esatto contrario: il Napoli dipende molto dai gol del suo attaccante.

E allora la missione di Conte diventa chiara: riportare Lukaku al centro del progetto, metterlo nelle condizioni di fare ciò che sa fare meglio. È una questione di fiducia, di posizionamento, ma anche di approccio mentale. Il belga non è mai stato un attaccante che vive di tocchi sporadici: ha bisogno di sentirsi coinvolto, di sentire che la squadra gira attorno a lui.

Lukaku e Raspadori si abbracciano
Affinare l’intesa con Raspadori è il primo passo per ritrovare Lukaku (LaPresse) – serieanews.com

E quale miglior occasione per sbloccarsi se non contro la sua ex squadra? L’Inter lo conosce bene, ma anche lui conosce l’Inter. Una rete in un match così importante potrebbe essere la scintilla giusta per far ripartire non solo Lukaku, ma tutto il Napoli. Affinare l’intesa con Raspadori, che al contrario sta trovando benefici dalla sua vicinanza (2 gol in 2 partite per “Jack”) è il primo passo per tornare decisivo.

Anche perché poi si sa come vanno queste cose: basta un gol per cambiare la storia e la narrazione. Possibilmente con qualche punto pesante nella partita più importante della stagione.

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