Esonero Thiago Motta, presa la clamorosa decisione: terremoto Juve, anche Giuntoli coinvolto
Una stagione che sta assumendo i contorni della disfatta o, comunque, di una delusione profondissima. Il riferimento è naturalmente alla Juventus ed a Thiago Motta, arrivato alla Continassa quasi come il Re Mida degli allenatori, il massimo conoscitore del calcio giocato.
Ed invece l’allenatore fin qui non ha proprio entusiasmato, ed è un eufemismo, considerato come nelle ultime uscite anche lo Stadium pare abbia perso la pazienza. Pareggi come se non ci fosse un domani ed un andamento altalenante che nemmeno le montagne russe.
Certo, qualche alibi ce l’ha pure il tecnico che ha dovuto fronteggiare un’emergenza con infortuni a raffica che sarebbe stato quasi necessario richiedere l’intervento della Protezione Civile. Un reparto, quello difensivo, preso di mira fin dallo scorso ottobre e falcidiato dai ko a raffica: da Bremer a Cabal fino ai casi più recenti di Kalulu e, contro il PSV, di Veiga, peraltro acquistato a gennaio proprio per far fronte all’emergenza.
E se al momento gli unici abili ed arruolabili sono Gatti e Kelly – peraltro fin qui tutt’altro che entusiasmante – pure sulle fasce la situazione non è delle più rosee. Alberto Costa – arrivato per sostituire il silurato Danilo – fin qui non ha giocato mai, Cambiaso è appena tornato da un infortunio e Savona anche. Morale della favola, in quelle porzioni di campo sono stati adattati McKennie a sinistra e Weah a destra.
Juve, dopo l’eliminazione in Champions l’obiettivo è il quarto posto
Una situazione che avrebbe mandato in crisi anche il più decano tra gli allenatori ma gli alibi terminano lì dove iniziano i demeriti. La squadra appare svogliata e spenta in campo, spesso addirittura in confusione, sia tattica che tecnica. Calciatori allo sbando, senza una precisa identità di gioco ed in contraddizione con l’allenatore, come dimostrato da Locatelli smentito da Motta post PSV.
Ed alla Juve manca anche la continuità di rendimento: il successo sull’Inter non è stato seguito da una prestazione adeguata in Champions. Bastava non perdere alla Juve per superare il turno ed invece è arrivata la sconfitta, sia nell’arco dei 90′ che ai supplementari, con il 3-1 meritato per gli olandesi che ha sbattuto fuori i bianconeri ai play off.
E così è andato a ramengo il primo grande obiettivo stagionale dei bianconeri: fallire la qualificazione agli ottavi – che pure era considerata più che alla portata – ha impedito alla Juve di proseguire la cavalcata europea ma anche di intascare circa 20 milioni di euro che sarebbero piovuti dall’Uefa tra bonus per passaggi turno ed incassi al botteghino.
Amara delusione che, come ulteriore beffa, ha portato anche un -12% in Borsa ieri. La Juve ora deve necessariamente conquistare il quarto posto, ultimo utile per poter disputare la Champions League anche nella prossima stagione. Con i risultati osceni delle italiane in Europa, la quinta formazione nella coppa continentale più nobile è pura utopia per la prossima stagione.
Esonero Thiago Motta, anche Giuntoli rischia: la decisione di John Elkann
Una brutta notizia per la Juve che deve vivere una vera e propria bagarre in campionato. I bianconeri sono al momento quarti in classifica in compagnia della Lazio a quota 46, +4 sulla Fiorentina e +5 su Milan e Bologna che il 27 febbraio si sfideranno nella gara rinviata per maltempo.
Thiago Motta però non ha scampo: deve obbligatoriamente centrare il quarto posto in classifica, necessario per poter proseguire il progetto iniziato la scorsa estate. Un progetto di base triennale che ha come obiettivo finale la vittoria del campionato (e, magari, di altri trofei internazionali) da raggiungere attraverso un bilancio sempre più sostenibile, senza spese folli e con ingaggi ridotti.
Il tutto puntando sui giovani, sia da allevare in casa che da acquistare in giro per il mondo. Il progetto, però, rischia già di naufragare. Se al momento Thiago Motta non rischia nonostante i risultati non siano entusiasmanti, il mancato raggiungimento del quarto posto potrebbe dare vita ad un vero e proprio terremoto, con l’addio anticipato dell’allenatore.
E potrebbe farne le spese anche Cristiano Giuntoli: il football director bianconero è stato ingaggiato proprio per dare vita ad un progetto sostenibile e vincente e la mancanza di risultati potrebbe indurre John Elkann ad un ribaltone profondo.