Avreste mai pensato che il Napoli venisse coinvolto nell’eliminazione Champions della Juventus? Per uno strano intreccio è proprio così
La vita è piena di paradossi, e il calcio ne è la massima espressione. Chi l’avrebbe mai detto che la Juventus, per sperare in un destino diverso, avrebbe dovuto quasi “tifare” Napoli? Eppure, guardando la disfatta europea dei bianconeri, un retroscena di mercato rende tutto ancora più amaro.
Se c’è un nome che i tifosi bianconeri faranno fatica a dimenticare dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del PSV Eindhoven, quello è Noa Lang. L’esterno offensivo olandese ha fatto impazzire la difesa juventina, con una prestazione che ha toccato l’apice nel secondo tempo: accelerazioni brucianti, dribbling ubriacanti e un’interpretazione della gara che ha lasciato pochi dubbi sul suo talento. Ha fatto letteralmente impazzire Timothy Weah, costringendolo a una partita di puro affanno.
Un giocatore che, ironia della sorte, poteva ritrovarsi proprio in Serie A, vestendo una maglia azzurra. Già, perché il Napoli aveva messo gli occhi su di lui nell’ultima sessione di mercato, quando la ricerca di un nuovo esterno offensivo era diventata una priorità.
Tutto nasce dall’obiettivo fallito del club partenopeo di portare in azzurro Alejandro Garnacho o Karim Adeyemi. Saltate entrambe le piste, il Napoli aveva individuato nel “musicista” Noa Lang il profilo ideale per rinforzare la rosa. L’interesse era concreto, la trattativa era stata avviata, ma il PSV Eindhoven si è impuntato: niente cessioni a gennaio, il giocatore era troppo importante per essere lasciato partire.
Col senno di poi, è evidente che questa scelta sia stata una delle migliori della stagione per il club olandese. Il PSV ha tenuto il suo gioiello e lo ha lasciato libero di esprimersi, con il risultato che la Juventus si è trovata davanti un talento in stato di grazia. Se invece Lang fosse approdato a Napoli, magari non sarebbe stato della partita o, comunque, avrebbe giocato da un’altra parte. E chissà, senza di lui in campo, l’esito della sfida sarebbe stato diverso.
Noa Lang e il retroscena sul Napoli: “Ci sono rimasto male”
Dopo la vittoria e il passaggio del turno, Noa Lang ha parlato ai microfoni della UEFA, toccando anche il tema del suo mancato trasferimento al Napoli. L’olandese ha rivelato quanto fosse vicino al trasferimento e come la scelta del PSV di trattenerlo abbia inciso su di lui.
“Mi ha un po’ disturbato mentalmente – ha spiegato l’olandese – ho sentito che mi veniva tolto qualcosa. Ma sono anche un atleta professionista e sono abbastanza forte per voltare pagina. Sono state settimane movimentate tra il trasferimento sfumato e le polemiche, ma ora voglio solo guardare avanti con positività.”
Parole che fanno capire quanto sia stato travagliato il suo percorso nelle ultime settimane. Un giocatore in bilico tra un nuovo capitolo della sua carriera e la volontà di un club che ha deciso di puntare tutto su di lui. La verità è che la Juve non può certo appellarsi a un singolo episodio o a un mercato che non ha girato come sperato.
L’eliminazione porta con sé interrogativi più profondi, che riguardano Thiago Motta e la crescita di una squadra che, ad oggi, sembra ancora distante dal livello delle grandi d’Europa. Ma il retroscena Noa Lang rimane: a Torino, ora, si staranno chiedendo come sarebbe andata senza di lui in campo.
Magari, una volta tanto, un favore dal Napoli sarebbe stato ben accetto. Anche se non lo ammetteranno mai.