Gimenez porta a casa un record clamoroso ma poi Theo fa la frittata e il Milan cade: ora al Feyenoord andranno altri soldi
Ci sono storie che sembrano scritte dal destino. Santiago Gimenez aveva appena salutato il Feyenoord, lasciandosi alle spalle una città che l’ha visto crescere e un club che l’ha consacrato.
Nemmeno il tempo di disfare le valigie a Milano, che il calendario gli ha regalato un incrocio da film: Feyenoord-Milan, un dentro o fuori di Champions League. La legge dell’ex colpisce sempre, ma questa volta non è bastata.
Non è bastato neanche l’incredibile record infranto dal ‘Bebote’. Il 29 gennaio 2025 Gimenez segnava per il Feyenoord in Champions contro il Lille. Il 18 febbraio 2025 ha colpito di nuovo, ma questa volta con la maglia del Milan, e il bersaglio era proprio il Feyenoord. Nessuno, nella storia delle coppe europee, aveva mai segnato un gol a favore e uno contro la stessa squadra in appena 20 giorni.
Il calcio ha la memoria corta, ma certe statistiche restano scolpite negli annali. E se qualcuno tra i tifosi del Feyenoord dovesse sentirsi tradito, dovrà solo guardare il tabellino: Santiago ha fatto il suo dovere, prima con una maglia, poi con l’altra.
Un altro dato curioso: in cinque partite, Gimenez ha già raggiunto l’80% delle contribuzioni offensive che Álvaro Morata aveva messo insieme in sei mesi. Sì, avete letto bene. La differenza tra chi sa essere decisivo subito e chi ha faticato a imporsi in un contesto complicato.
C’è qualcosa di simbolico nel fatto che Gimenez abbia segnato al Feyenoord per poi vedere il Milan uscire. Il messicano ha fatto il suo, ma nel calcio contano i risultati di squadra. Il Milan, con lui, ha un’arma in più per il futuro. Ma questa eliminazione è un campanello d’allarme: serve anche altro per tornare grandi in Europa.
Il valore di un attaccante si misura in numeri. E quelli di Gimenez con la maglia del Milan iniziano già a pesare: 2 gol in 2 presenze in Serie A, una rete in Champions League, un assist nell’unica gara di Coppa Italia giocata. Un impatto devastante per chi è arrivato da poco.
Eppure, il Milan è fuori dalla Champions. Nonostante il suo bomber, nonostante tutto. E ora c’è un altro numero che fa discutere: 11 milioni. Questa è la cifra che i rossoneri avrebbero incassato in caso di passaggio del turno, ma che invece finirà nelle casse del Feyenoord, che anche senza il suo bomber è riuscito a togliersi uno sfizio non indifferente.
E così, dopo i 35 milioni già versati per il suo cartellino, il club olandese si porta a casa un altro tesoretto. Insomma, più che uno ‘sconto’, il Milan ha finito per fare un altro ‘regalo’ al suo ex club.
Ma l’uscita dalla Champions League non è certo colpa sua. Il Milan ha dimostrato fragilità, soprattutto dietro, e ha pagato caro errori individuali (vero, Theo Hernandez?) che vanno ben oltre la prestazione del suo centravanti. La società aveva investito su di lui per fare la differenza, e lo sta facendo, ma servono altri correttivi, a partire forse dall’allenatore, per tornare davvero competitivi a certi livelli.
Dove potrà arrivare questo Milan dopo l’eliminazione? Il campo dirà la sua verità, ma una cosa è certa: Santi Gimenez sta dimostrando di valere ogni centesimo speso, e il suo impatto si farà sentire a lungo.
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