Crisi Manchester United: la squadra che ha fatto la storia ora lotta per la sopravvivenza

Il Manchester United è in crisi: cosa sta accadendo ai Red Devils, nemmeno Amorim è riuscito a risollevare il club

Calciatori del Manchester United delusi
Crisi Manchester United: la squadra che ha fatto la storia ora lotta per la sopravvivenza – SerieAnews

Il Manchester United è una delle squadre più iconiche della storia del calcio, una vera e propria leggenda con trofei e successi che fanno invidia a qualsiasi club. Con un palmares che include 20 titoli di campione d’Inghilterra, 5 Coppe di Inghilterra e 3 Champions League, i Red Devils hanno vissuto decenni di grande gloria.

La figura di Sir Alex Ferguson, che ha guidato il club alla conquista di innumerevoli trofei, è ancora oggi sinonimo di successi. Tuttavia, gli ultimi anni sono stati un lento e doloroso declino, con una serie di stagioni caratterizzate da risultati deludenti e da una gestione instabile, che hanno allontanato il club dai vertici del calcio mondiale.

Se parliamo di crisi, quella del Manchester United non è certo una novità. Dopo l’addio di Ferguson nel 2013, la squadra ha visto alternarsi diversi allenatori, tra cui David Moyes, Louis van Gaal, José Mourinho e Ole Gunnar Solskjaer, senza mai riuscire a ricostruire quella continuità di vittorie che aveva caratterizzato gli anni precedenti.

Anni di esperimenti, progetti incompleti e un’identità di gioco che si è sempre più confusa. Ma la stagione in corso sta portando la crisi a un livello che, fino a poco tempo fa, sarebbe stato impensabile per uno dei club più prestigiosi al mondo.

United, rendimento shock: da Ten hag ad Amorim il dato non cambia

La stagione 2024/2025 è iniziata nel peggiore dei modi. Il Manchester United ha 29 punti conquistati dopo 25 giornate, 12 punti di vantaggio sull’Ipswich terz’ultimo dopo 25 partite, un dato che ha fatto scalpore per quanto non si vedeva da decenni.

Ruben Amorim  dà indicazioni dalla panchina
United, rendimento shock: da Ten hag ad Amorim il dato non cambia (Ansa Foto) – SerieAnews

Il recente ko contro il Tottenham ha mandato i Red Devils al quindicesimo posto, una posizione che non solo è lontana dalle competizioni europee, ma che comincia a mettere in discussione anche la partecipazione alla Premier League stessa.

Con soli 29 punti accumulati finora, il Manchester United ha raggiunto una media da retrocessione, un fatto che, sebbene sembri impensabile, sta diventando ogni giorno di più una realtà che nessuno avrebbe mai immaginato per un club di questa portata. Il tutto nonostante una campagna acquisti estiva ed invernale faraoniche, che ha portato a Manchester Zirkzee e Dorgu tra gli altri.

Il tecnico Ruben Amorim, subentrato a metà stagione, non è riuscito a invertire la rotta. Con soli 14 punti in 14 partite di Premier League ed otto sconfitte, la sua gestione è stata finora ben lontana dall’essere risolutiva. Questo rendimento, simile a quello che il club aveva avuto nella stagione 1958, quando il disastro aereo di Monaco colpì duramente la squadra, ha alimentato preoccupazioni su un possibile fallimento totale.

La memoria di quella tragedia non è certo una buona compagnia, eppure la sensazione è che il Manchester United stia vivendo un’altra stagione tragica, anche se per motivi molto diversi.

Manchester United, la zona Europa è una chimera

La vera preoccupazione è che, con una distanza di 14 punti dal Chelsea, sesto in classifica, le possibilità di qualificarsi per le coppe europee sono praticamente azzerate. Per un club come il Manchester United, essere esclusi dalla Champions League o dall’Europa League sarebbe un colpo devastante, che segnerebbe un altro passo indietro nel lungo percorso di recupero dalla crisi.

Joshua Zirkzee sbatte la testa sul palo
Manchester United, la zona Europa è una chimera (Ansa Foto) – SerieAnews

In fondo, la domanda che tutti si pongono è: come è possibile che un club con una storia così ricca e una base di tifosi così ampia stia vivendo uno dei momenti più bui della sua esistenza? E soprattutto, quanto tempo ci vorrà per ritrovare quella gloria che un tempo sembrava immutabile? La risposta a queste domande, al momento, sembra sfuggente, ma una cosa è certa: la ricostruzione sarà lunga e piena di difficoltà.

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