Chi “tifa” per una Serie A con 18 squadre anziché 20 dovrebbe leggere le parole di Ezio Maria Simonelli, il presidente della Lega Serie A
La discussione sulla possibilità di ridurre la Serie A da 20 a 18 squadre è un tema che ciclicamente torna alla ribalta, ma fino ad oggi non ha mai trovato una vera concretizzazione. E, a quanto pare, la situazione non è destinata a cambiare nel breve periodo.
A confermarlo sono le parole del nuovo presidente della Lega Serie A, Enzo Maria Simonelli, intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1 per esprimere la sua posizione sulla questione.
“Si tratta di un argomento di ampio respiro che riguarda il futuro di molte squadre. Lascio sempre la sovranità all’assemblea su queste decisioni. Un campionato a 18 squadre significherebbe quattro partite in meno, ma anche un torneo meno avvincente e meno rappresentativo di tutta Italia”, ha dichiarato Simonelli.
Secondo il presidente della Lega, la riduzione del numero di squadre porterebbe a una minore diffusione del calcio professionistico sul territorio nazionale, con possibili ripercussioni sul valore complessivo del campionato.
Inoltre, Simonelli ha evidenziato come la struttura attuale del campionato italiano sia in linea con i principali tornei europei, molti dei quali mantengono la formula a 20 squadre. “Anche all’estero i campionati più importanti sono a 20 squadre, dunque non vedo una reale necessità di cambiare questo assetto”, ha aggiunto.
Il vero problema: il calendario intasato e gli infortuni dei calciatori
Uno degli aspetti più critici del calcio moderno è l’affollamento del calendario, con squadre impegnate in competizioni nazionali, europee e internazionali. Un fenomeno che dovrebbe essere tenuto in considerazione anche in virtù dei tanti infortuni che stanno colpendo i calciatori italiani e internazionali.
Tuttavia, Simonelli ha sottolineato che questa è una problematica che non dipende direttamente dalla Lega Serie A: “L’intasamento del calendario è il vero problema del calcio, ma non è qualcosa su cui possiamo intervenire direttamente. Le partite sono organizzate da Uefa e Fifa, quindi non è nei nostri poteri ridurre il numero di impegni stagionali”.
Se la riduzione delle squadre non sembra essere una priorità, un’innovazione che potrebbe invece essere introdotta è il cosiddetto “VAR a chiamata”, una delle innovazioni sulle quali si sta spingendo di più dopo i recenti errori arbitrali. Simonelli si è espresso a favore di questa possibile novità, pur precisando che la decisione spetta all’Assemblea della Lega: “Personalmente sono favorevole. Ne dobbiamo ancora discutere in Assemblea, ma credo che molti colleghi condividano il mio punto di vista”.
Il presidente della Lega ha inoltre anticipato la probabile data d’inizio della stagione 2025/26: “Abbiamo individuato il weekend del 23-24 agosto per l’inizio del campionato, in modo da evitare il calcio a Ferragosto. Non è ancora ufficiale, ma al 99% sarà questa la data d’avvio della Serie A 2024-2025″.
L’ipotesi di una Serie A a 18 squadre rimane, almeno per ora, un progetto lontano dalla realizzazione. La priorità per la Lega Serie A sembra essere la gestione del calendario e il mantenimento della competitività economica del campionato. Nel frattempo, possibili innovazioni come il “VAR a chiamata” e un calendario più equilibrato restano temi di discussione in attesa di sviluppi concreti.