La Juve di Thiago Motta inizia a vincere e convincere. Oltre a Kolo Muani c’è un altro calciatore che sta strabiliando tutti
La Juventus di Thiago Motta ha finalmente trovato la giusta rotta. Dopo un avvio di stagione altalenante, ora i bianconeri viaggiano con il vento in poppa: quattro vittorie consecutive, il colpo grosso contro l’Inter e una posizione in zona Champions che finalmente appare più solida.
Il merito? Ovviamente, gran parte del successo passa dai piedi di Kolo Muani, che con la sua classe ha sbloccato partite decisive, come dimostrato dall’azione spettacolare che ha portato al gol di Conceiçao. Ma dietro al francese c’è un’altra storia che merita di essere raccontata: quella di Renato Veiga.
Quando è arrivato in prestito dal Chelsea, in pochi avrebbero scommesso su di lui. Un profilo interessante, certo, ma con poca esperienza ad alti livelli e senza un vero biglietto da visita che lasciasse presagire un impatto immediato.
Il suo esordio scioccante contro l’Empoli aveva confermato qualche timore: mancata intesa con Gatti, qualche sbavatura di troppo. Eppure, da quel momento in poi, qualcosa è cambiato. Con il passare delle partite, il portoghese ha scalato le gerarchie, diventando una certezza nel cuore della difesa bianconera.
Poi si scende in campo, si trova il rodaggio e si inizia a dimostrare per davvero di che pasta si è fatti. Renato Veiga quest’idea l’aveva data già nelle scorse uscite, ma la sua prestazione contro l’Inter ha tolto ogni dubbio: siamo di fronte a un difensore vero, solido e sicuro di sé.
Veiga ha completato 42 passaggi con un’accuratezza dell’88%, dimostrando una grande pulizia nelle giocate e una freddezza rara per un ragazzo di 21 anni. Ha vinto due duelli su tre a terra, letto perfettamente le situazioni di gioco con tre intercetti e respinto ben sette palloni dalle zone calde dell’area juventina. E non si tratta di una partita isolata: nelle ultime uscite, il portoghese ha sempre fornito tutte prestazioni di questo livello.
Il dilemma per Thiago Motta ora è chiaro: continuare con la coppia Veiga-Gatti o inserire i rientranti Kalulu e Kelly? I due centrali in campo ora funzionano alla perfezione, con il portoghese che porta qualità nell’impostazione e il difensore italiano che si fa valere nei duelli fisici. Stravolgere questo equilibrio potrebbe rivelarsi un azzardo.
E poi c’è un dettaglio che non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi: Renato Veiga, così come Kolo Muani, non è di proprietà della Juventus. Il suo prestito dal Chelsea non prevede alcun diritto di riscatto, e se continuerà a giocare così, riportarlo a Torino nella prossima stagione potrebbe diventare un’impresa complicata.
Il valore del cartellino del difensore potrebbe lievitare sensibilmente, mettendo Cristiano Giuntoli di fronte a un bivio: cercare di trattenere Veiga a tutti i costi o virare su altre soluzioni? Certo è che, se il portoghese continuerà su questa strada, sarà difficile immaginare la Juventus del futuro senza di lui.
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