Il ruolo di portiere in casa Lazio è in discussione: tra Provedel in difficoltà e i possibili sostituti, la prossima stagione potrebbe portare grandi novità
Ti ricordi quando Ivan Provedel era l’idolo dei tifosi biancocelesti? Non sembra nemmeno passato tanto tempo da quando salvava la Lazio con interventi decisivi e la sicurezza di un veterano.
Oggi, però, il suo momento magico sembra solo un ricordo sbiadito. La situazione è diventata complicata, e il posto da titolare, che fino a poco fa sembrava intoccabile, inizia a traballare. È una questione di fiducia: quella che Provedel ha perso e che la squadra fatica a ritrovare.
I campanelli d’allarme erano già suonati lo scorso anno, ma questa stagione ha messo in evidenza un peggioramento che in pochi si aspettavano. Il punto di rottura? Probabilmente il match contro il Napoli.
Un errore può capitare a chiunque, certo, ma quel doppio pasticcio contro Raspadori – il passaggio sbagliato prima, e poi il tiro passato tra le gambe – ha fatto storcere il naso anche ai più pazienti. E non si tratta solo di un episodio sfortunato: è la sensazione che manca proprio la lucidità nei momenti chiave.
Dopo l’ultima prestazione, ci ha pensato Marco Baroni a difenderlo in conferenza stampa: “Il titolare è lui e non si tocca”. Parole chiare, quasi definitive. Ma siamo sicuri che questa fiducia sia davvero incrollabile? In campo, i numeri e le prestazioni raccontano un’altra storia. La Lazio non può permettersi troppi passi falsi, e di questo passo la titolarità di Provedel rischia di essere più una promessa a breve termine che una certezza di lungo periodo.
Le alternative non mancano e, tra le righe, si inizia a percepire l’idea che qualcosa cambierà nella prossima stagione. Non subito, magari, ma a giugno la Lazio potrebbe seriamente rivedere i suoi piani tra i pali.
Stankovic, Milinkovic, Montipò: i nomi per il dopo Provedel
Chi sarà il nuovo numero uno della Lazio? Di opzioni ce ne sono parecchie, e Fabiani, da sempre esperto nel pescare talenti inaspettati, potrebbe sorprendere tutti. Ma restiamo per un attimo in Italia, dove ci sono alcuni portieri che potrebbero calzare a pennello per la squadra biancoceleste.
- C’è Filip Stankovic, figlio d’arte (suo padre, Dejan, è una leggenda della Lazio). Al Venezia si sta facendo notare, e il suo futuro sembra sempre più luminoso. Il Venezia potrebbe riscattarlo dall’Inter per circa 2 milioni, aprendo scenari interessanti anche per i biancocelesti.
- Un’altra idea è Vanja Milinkovic-Savic, portiere del Torino con un fisico imponente e ottime doti nel gioco con i piedi, un elemento sempre più importante nel calcio moderno. Non è un caso che sia finito spesso nei radar di squadre che vogliono costruire il gioco fin dalle retrovie e il club che ha fatto grande suo fratello Sergej potrebbe decidere di puntare proprio su di lui.
- Infine c’è Lorenzo Montipò, già allenato da Baroni sia a Benevento che a Verona. Anche per lui potrebbe essere arrivato il momento di cambiare aria, e il suo profilo rappresenterebbe una garanzia di esperienza e solidità per la Lazio.
E Provedel? Difficile immaginare un suo addio immediato. Più probabile che, se il club dovesse puntare su un nuovo titolare, a lui venga proposto un ruolo da secondo. Ma accetterebbe di buon grado un ridimensionamento del genere? La risposta non è scontata. Tutto dipenderà dalla sua voglia di riscatto e dalle opportunità di mercato che potrebbero arrivare a fine stagione.