La Lazio sta disputando una stagione importante ma si pensa già alla prossima estate: un’idea niente male per Marco Baroni riguarda Milinkovic Savic
La stagione di Ivan Provedel sembra essere entrata in un vortice da cui è sempre più difficile uscire. Dopo un inizio di carriera biancoceleste da sogno, il portiere ha cominciato a mostrare crepe evidenti nel suo rendimento, fino a perdere la fiducia di molti tifosi e, forse, anche di qualche membro dello staff tecnico.
L’errore contro il Napoli, con quel tiro di Raspadori che gli è passato tra le gambe dopo che lui stesso aveva regalato il pallone al Napoli con un rinvio sbilenco, è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno acceso i riflettori sul ruolo più delicato della squadra.
A complicare la situazione, c’è il fatto che la Lazio ha grandi ambizioni, e per puntare in alto servono certezze, soprattutto tra i pali. Baroni, almeno pubblicamente, ha confermato la fiducia nel suo portiere, ma è evidente che la società sta iniziando a guardarsi intorno in cerca di un’alternativa affidabile. Ed è qui che spunta un nome intrigante, che potrebbe stuzzicare la fantasia di molti: Milinkovic-Savic.
Ma no, non si tratta del centrocampista serbo che ha fatto sognare i tifosi biancocelesti per anni. Questa volta il Milinkovic-Savic in questione è Vanja, portiere del Torino, uno dei profili più interessanti del campionato, perfetto per raccogliere l’eredità di Provedel in un mercato, quello estivo, che si preannuncia particolarmente movimentato sia in entrata che in uscita.
Con il suo metro e novantotto di altezza e una struttura fisica imponente, Vanja Milinkovic-Savic è un portiere che non passa inosservato.
Ma la sua stazza non è l’unica cosa che colpisce: ciò che lo rende speciale è la sua capacità di partecipare attivamente alla manovra della squadra. Baroni, che da sempre ama coinvolgere il portiere nella costruzione del gioco, troverebbe in lui il profilo ideale.
Milinkovic-Savic è un portiere moderno, uno di quelli che non si limita a parare, ma sa giocare il pallone con i piedi come un difensore aggiunto, quasi come un centrocampista: ad inizio carriera tirava anche punizioni e rigori.
Al Torino, sotto la guida di Ivan Juric, ha affinato questa caratteristica, diventando uno degli estremi difensori più abili nel dare il via alla manovra dal basso. Non è difficile immaginare quanto questa qualità possa fare gola a una squadra come la Lazio, che punta a crescere ulteriormente nel gioco di possesso.
Un altro punto a favore di Milinkovic-Savic è la sua esperienza. Nonostante i suoi 26 anni, ha già vissuto alti e bassi importanti, dimostrando una forza mentale rara. Ha giocato partite delicate, sbagliato e imparato dai suoi errori, ed è cresciuto fino a diventare una pedina fondamentale per il Torino, protagonista di quella che è forse la stagione della sua consacrazione.
L’idea di portare Vanja Milinkovic-Savic a Roma non è un miraggio. Il suo contratto con il Torino scade nel 2026, e la possibilità di cambiare aria potrebbe intrigare sia il giocatore sia la società granata, pronta a valutare un’offerta concreta. Dal punto di vista economico, non stiamo parlando di cifre proibitive: per la Lazio, sarebbe un investimento sostenibile e strategico.
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