Napoli, Romelu Lukaku e Giovanni Simeone, uno strano destino che li accomuna
Uno dei grandi colpi dell’estate napoletana insieme a McTominay: ci riferiamo a Romelu Lukaku, il centravanti voluto fortemente da Antonio Conte per il suo Napoli. Il bomber belga è una sorta di fedelissimo per il tecnico salentino: l’esperienza in comune al Chelsea ha creato un legame quasi indissolubile, con una Premier League vinta in comune.
Da lì una vera e propria unione che ha spinto Conte a volere il bomber belga anche nelle stagioni vissute all’Inter. Un centravanti formidabile che in nerazzurro è stato decisivo per la vittoria dello scudetto. Big Rom, d’altronde, è un finalizzatore preciso, un cecchino infallibile ma anche un perfetto uomo squadra.
Ai gol a pioggia, infatti, Lukaku ha sempre aggiunto tantissimi assist per i compagni, agendo anche e soprattuto spalle alla porta, come un centroboa tanto per un paragone con la pallanuoto. Ed anche a Napoli Antonio Conte, fino dal primo giorno del su arrivo – anzi, probabilmente nelle trattative pre firma – il tecnico salentino ha chiesto il suo acquisto.
La dirigenza azzurra ha infatti informato fin da subito il tecnico della partenza di Victor Osimhen, poi avvenuta a mercato di fatto chiuso, con la formula del prestito. E così, con il Napoli alla ricerca di un suo sostituto per affidargli le chiavi dell’attacco, Conte ha subito fatto il nome del belga.
Una trattativa lunga, durata diverse settimane ma conclusa negli ultimi giorni di agosto con un vero e proprio blitz londinese di Manna: acquisto a titolo definitivo ed esordio di Lukaku contro il Parma decisivo per la vittoria dei partenopei. Ed in questa stagione sta mostrando il suo valore ed il suo apporto al Napoli.
Nove gol in campionato e ben sei assist per il bomber belga, con una media di una rete ogni 188′. Un apporto fin qui decisivo per il primo posto del Napoli, a conferma della bontà della scelta di Conte in estate. Lukaku ha però anche un piccolo primato davvero curioso.
Insieme a Matteo Politano, Romelu Lukaku è il calciatore con più sostituzioni avute nel corso di questa stagione. Sempre titolare – eccetto per la gara contro il Parma perché arrivato da pochi giorni a Napoli – il centravanti belga non è rimasto praticamente mai in campo fino al fischio finale.
Ben 20 le sostituzioni per il centravanti belga, con Conte che lo toglie sistematicamente dal campo anche nei minuti finali della gara, sia a risultato acquisito che non. Una gestione curiosa e singolare da parte del tecnico che cerca sempre di risparmiargli qualche minuto.
E l’altra faccia della medaglia è Giovanni Simeone. Il Cholito è rimasto a Napoli per volontà di Conte a fungere da vice Lukaku. Dell’argentino il tecnico salentino è rimasto colpito dall’impegno in allenamento e negli scampoli di gara che sfrutta al massimo. Il Cholito è l’alter ego anche per quanto riguarda il cambio del numero 11.
Ormai tutti i tifosi l’hanno capito: quando la lavagnetta del quarto uomo si alza ed indica il numero di Lukaku in rosso, accanto c’è il 18 di Simeone. L’argentino è il calciatore con più subentri dalla panchina, ben 20. Di fatto una sostituzione scientifica, con Lukaku e Simeone due facce della stessa medaglia.
E così Simeone ha raccolto ben 21 presenze stagionali ma con appena 310′ disputati, corredati da un gol ed un assist ma anche tanta grinta e voglia.
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