Teun Koopmeiners stenta alla Juventus: l’olandese è l’ultimo ad aver incontrato difficoltà lasciata l’Atalanta
Teun Koopmeiners sembrava essere la grande promessa della Juventus, un giocatore capace di cambiare il volto del centrocampo bianconero con il suo mix di tecnica e forza fisica. Ma ad oggi, l’olandese non è nemmeno lontano parente del giocatore che abbiamo visto brillare con l’Atalanta.
Il suo impatto alla Juventus è stato sotto le aspettative, con prestazioni spesso sottotono, anche nei momenti cruciali. Tifosi e addetti ai lavori si aspettavano ben altro da un giocatore che, in Serie A, aveva chiuso la scorsa stagione con numeri straordinari: 15 gol e 7 assist.
Eppure, al momento, il Koopmeiners di Torino ha faticato a decollare, sia dal punto di vista delle statistiche che del gioco espresso. In Champions League, ad esempio, non ha ancora trovato la via del gol né ha dato alcun contributo in termini di assist tanto da giustificare la somma spesa dalla Juventus, vicina ai 60 milioni di euro. E contro il PSV ieri è partito inizialmente dalla panchina.
Quando Koopmeiners è arrivato alla Juventus, c’era un’aria di grande entusiasmo. Il centrocampista era considerato un acquisto fondamentale per rinforzare una mediana che già faticava da qualche stagione. Ma quello che ha sorpreso i tifosi è stato l’atteggiamento del giocatore.
Il Koopmeiners della Juventus non sembra più il leader che era a Bergamo. L’olandese che riusciva a dominare il gioco, a dare velocità e verticalità, sembra ora un giocatore timoroso, che raramente si propone per la giocata importante. La sua collocazione in campo non è ancora chiara, e il suo ruolo appare in continua discussione, un elemento che spesso fatica a farsi notare.
Purtroppo, non è il primo giocatore che, dopo aver lasciato l’Atalanta di Gasperini, ha incontrato enormi difficoltà nei nuovi club. Spesso, i giocatori che crescono sotto la guida del tecnico nerazzurro sembrano brillare per poi non riuscire a replicare le stesse prestazioni altrove. Koopmeiners si inserisce perfettamente in questa lista di talenti che, fuori dal contesto di Gasperini, fanno fatica a mantenere alta la propria forma.
Pensiamo a Mattia Caldara, un difensore che sembrava destinato a diventare uno dei migliori d’Italia dopo le sue ottime stagioni a Bergamo. Dopo il trasferimento alla Juventus, però, ha avuto una carriera altalenante, spesso ostacolata da infortuni, e il suo nome è svanito dai radar della grande Serie A.
Un altro caso emblematico è quello di Roberto Gagliardini, che all’Inter non è mai riuscito a esprimere lo stesso livello di gioco che aveva mostrato all’Atalanta. E che dire di Rasmus Højlund? L’attaccante danese, acquistato dal Manchester United per una cifra record, ha incontrato non poche difficoltà ad adattarsi al campionato inglese, lontano dallo stile di gioco che Gasperini aveva cucito su misura per lui. Robin Gosens, passato all’Inter, ha vissuto una sorte simile, con prestazioni ben al di sotto delle aspettative, non riuscendo a replicare le sue migliori stagioni con l’Atalanta.
In un contesto come quello di Bergamo, i giocatori imparano a lavorare su sé stessi, a essere parte di un meccanismo corale che li esalta. Ma quando lasciano quel sistema collaudato, qualcosa sembra rompersi. Franck Kessié rappresenta l’eccezione che conferma la regola: nonostante un avvio difficile al Milan, è riuscito a imporsi con il tempo, arrivando addirittura a vincere lo scudetto nel 2022. Ma anche lui ha dovuto attraversare momenti difficili prima di emergere, e ora si trova al Barcellona, dove il suo futuro appare incerto.
Cosa accadrà a Koopmeiners? Riuscirà a riprendersi e a trovare il suo posto in una Juventus che ha bisogno di un centrocampista in grado di fare la differenza?
Il tempo dirà se l’olandese riuscirà a sfoderare le qualità che l’hanno reso un punto di riferimento all’Atalanta, oppure se, come altri prima di lui, rimarrà intrappolato nell’anonimato che troppo spesso segue i talenti che lasciano il sistema di Gasperini. L’unica certezza è che, finora, la sua avventura bianconera non ha brillato come ci si aspettava.
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