Milan, Sergio Conceiçao studia la rivoluzione in casa rossonera: accadrà fin da subito ma c’è un problema
Dopo una partita complicata e tutt’altro che semplice, il Milan è riuscito a portare a casa tre punti vitali dalla trasferta di Empoli. Un successo che ridà fiato alla rincorsa al quarto posto e alla qualificazione alla prossima Champions League, l’obiettivo che ogni tifoso rossonero spera di raggiungere.
Nonostante il risultato positivo, il match contro i toscani ha sollevato qualche interrogativo, in particolare per la formazione ultra-offensiva che Sergio Conceicao ha messo in campo nel secondo tempo. La domanda è sorta spontanea: un Milan con Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez tutti insieme è davvero sostenibile per tutta la stagione?
La partita, che sembrava destinata a finire senza troppi acuti, ha preso una piega positiva per i rossoneri proprio grazie agli innesti dei “quattro tenori”: Pulisic, Leao, Gimenez e Joao Felix. Quest’ultimo, con il suo gioco di fantasia, ha fatto da collante tra i reparti, mentre Pulisic e Leao, sulle fasce, hanno innescato l’attacco.
Gimenez, con il suo dinamismo e la capacità di attaccare l’area, ha dato quella presenza in zona gol che mancava. Quattro calciatori offensivi, una mossa che ha fatto esplodere la partita e che potrebbe essere una delle chiavi per il futuro del Milan.
Guardando a questa versione del Milan, è difficile non farsi sedurre dall’idea di vedere tutti questi giocatori insieme. Joao Felix come trequartista che abbassa la propria posizione per fare gioco, Pulisic sulla fascia destra pronto ad approfittare degli spazi, Leao a sinistra per allargare la difesa avversaria, e Gimenez al centro per finalizzare ogni occasione.
Una sinfonia offensiva che, almeno sulla carta, promette bene, portando maggiore creatività e imprevedibilità. Per i tifosi rossoneri, un attacco del genere sarebbe il sogno che si realizza. Ma non è solo fantasia, bisogna lavorare su un equilibrio che permetta di sfruttare al meglio queste armi offensive.
Non si può negare che questa formazione potenziale abbia dei punti di forza chiari: la velocità, la fantasia, il movimento senza palla e una presenza più forte in area avversaria. Non è solo una questione di nomi, ma di come questi si possano combinare per diventare più di una somma di individualità.
E la sfida diventa proprio questa: riuscire a mantenere alta l’intensità difensiva senza sbilanciarsi troppo. Con il solo Fofana come vero e proprio mediano di rottura, il Milan dovrà garantire che i quattro davanti siano anche disposti a sacrificarsi in fase difensiva, chiudendo gli spazi e proteggendo la propria retroguardia.
Eppure, dietro questa allettante prospettiva si nascondono dei rischi evidenti. Un Milan che punta tutto sull’attacco potrebbe trovarsi vulnerabile nelle ripartenze avversarie, soprattutto contro squadre che hanno la capacità di pungere velocemente. La qualità difensiva del Milan potrebbe risentire di un tale sbilanciamento in avanti.
Un Reijnders che tende a spingersi più in fase offensiva e Theo Hernandez che spesso si lancia sulla fascia potrebbero lasciare dei buchi centrali da sfruttare. Inoltre, c’è da considerare la posizione di Reijnders, che potrebbe dover fare un passo indietro, diventando più un suggeritore che un finalizzatore, per evitare che il centrocampo venga sovrastato da avversari più fisici.
La chiave sarà nella gestione dei tempi di gioco e nelle rotazioni, per evitare che i quattro attaccanti, pur talentuosi, non finiscano per essere troppo distanti l’uno dall’altro, rischiando di non riuscire a sfruttare al meglio la palla. Conceicao, da sempre grande sostenitore del sacrificio collettivo, dovrà lavorare duramente per garantire che anche i giocatori più offensivi siano coinvolti nelle fasi difensive, senza snaturare la loro qualità nel finalizzare.
Insomma, l’idea di un Milan ultra-offensivo è affascinante e potrebbe davvero portare a una nuova era per la squadra, ma solo se l’equilibrio verrà trovato. Pulisic, Joao Felix, Leao e Gimenez insieme potrebbero essere la formula vincente, ma come ogni grande esperimento, servirà tempo, pazienza e tanto lavoro.
Sarà interessante vedere come evolverà questo progetto, magari già nel prossimo big match di Champions League contro il Feyenoord, un banco di prova importante per capire se il Milan a “quattro frecce” può davvero diventare realtà.
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