Dusan Vlahovic, il dato è davvero preoccupante e non passa inosservato: non ci sono dubbi
Dusan Vlahovic ha assistito solo da spettatore alla gara del Sinigaglia di Como. Nela sfida contro l squadra allenata da Cesc Fabregas, la Juventus ha avuto la meglio solo all’89’, con il rigore trasformato da Kolo Muani. Il centravanti francese è stato freddissimo dal dischetto in una gara che ha visto i lariani pareggiare l’iniziale vantaggio del solito Kolo Muani e poi schiumare rabbia per le decisioni arbitrali.
La gara ha evidenziato quanto sia stato impattante Kolo Muani nel gioco della Juventus fin qui. In tre gare già cinque gol, due doppiette consecutive e l’ingresso nella storia del club bianconero come il primo a segnare in tre gare consecutive nell’era dei tre punti per ogni vittoria. Reti che son valse ben sei punti alla squadra bianconera con Thiago Motta che finalmente gongola.
L’attaccante transalpino è decisamente più congeniale alle sue idee di gioco ed è pronto a spingere la Juve almeno verso il quarto posto che è l’obiettivo minimo stagionale. L’impatto devastante di Kolo Muani ha regalato anche un’altra realtà, il rovescio della medaglia: si tratta di Vlahovic.
Dusan Vlahovic, infatti, ha iniziato dalla panchina la quarta gara consecutiva in Serie A, un dato davvero negativo che lasca riflettere sulla situazione del bomber serbo. Contro il Como, peraltro, è rimasto a guardare i compagni dalla panchina per tutti i 90′, con la speranza di subentrare che si è affievolita man mano fino a spegnersi definitivamente quando in campo è entrato Conceiçao come ultimo cambio deciso da Motta nonostante all’89’ il risultato fosse ancora sull’1-1.
E così l’onta dei 90′ in panchina ma ciò nonostante il numero 9 ha partecipato attivamente, caricando anche i compagni quando necessario. Di certo, però, a Vlahovic non può certo bastare tutto ciò, anzi: il bomber serbo aspetta la sua occasione perché sa come il suo momento prima o poi arriverà, anche se non è altro che una riserva.
Motta ha fatto le sue scelte e sembra proprio che Vlahovic stia vivendo gli ultimi sei mesi in maglia bianconera: spetterà a lui riscrivere la storia con un finale già scontato. Sono d’altronde molteplici le motivazioni che spingono a questo tipo di epilogo.
Come dicevamo, l’impatto devastante di Kolo Muani ha spinto la dirigenza alla Continassa di studiare già il piano per poter acquistare a titolo definitivo Kolo Muani, arrivato a Torino con la formula del prestito. E dal punto di vista tattico, il francese sembra decisamente più congeniale rispetto a Dusan.
In seconda battuta, poi, c’è sempre la questione contratto. Com’è noto Vlahovic ha il contratto in scadenza nel giugno del 2026 ed al momento non ha accettato alcun tipo di rinnovo al ribasso, con spalmatura dell’ingaggio. Dal gennaio del 2022 – ingaggio da 7,5 milioni a salire – è arrivato a guadagnarne 10,5 (18 al lordo) che diventeranno poi 12 nella prossima stagione, l’ultima a quel punto con la maglia bianconera.
Ogni giorno può essere quello buono per incontrare Ristic – l’agente del calciatore – è chiudere l’accordo ma al momento le distanze sembrano incolmabili. Ecco perché la Juve è pronta ad ascoltare offerte in estate ed a cedere un calciatore che a bilancio porterebbe un risparmio di circa 20 milioni di euro oltre che i milioni che eventualmente entreranno per la sua cessione.
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