Inter e Juve, arriva la batosta: i due club hanno un primato scioccante, il dato è negativo
Il calcio italiano è una macchina dalle dimensioni colossali, ma dietro a ogni partita, a ogni goal, c’è un sistema finanziario complesso che non sempre corre parallelamente alla successi in campo. I 20 club di Serie A, infatti, portano un peso economico significativo, con un indebitamento lordo che ha raggiunto la cifra impressionante di oltre 4,6 miliardi di euro.
Se da un lato i tifosi esultano per i trionfi, dall’altro è difficile ignorare la realtà di una stagione che deve fare i conti anche con il bilancio. Eppure, nonostante i numeri pesanti, l’indebitamento sembra essere un fenomeno che accompagna la maggior parte dei top club italiani, con vari livelli di esposizione economica.
Dopo aver analizzato i dati relativi al bilancio al 30 giugno 2024 della stagione 2023/24, è emerso che, seppur i numeri siano sostanzialmente stabili rispetto alla stagione precedente (quando i debiti erano arrivati a 4,8 miliardi di euro), il peso dell’indebitamento dei club di Serie A rimane una questione delicata. E, a dirla tutta, non si tratta di un fenomeno solo legato ai club che lottano per la salvezza, ma anche a quelli che, sulla carta, sembrano essere i più solidi e con maggiori ambizioni.
Le squadre più indebitate: Inter e Juventus
Tra tutte le squadre, le due più indebitate sono senza dubbio Inter e Juventus. Entrambi i club sono lontani dal poter vantare una situazione finanziaria stabile, con i debiti che continuano a crescere. In particolare, l’Inter ha registrato un indebitamento superiore ai 100 milioni rispetto alla Juventus, arrivando a superare i 600 milioni di euro.
Tuttavia, nonostante i numeri importanti, ci sono segnali di miglioramento. Per esempio, i debiti verso i soci del club nerazzurro sono in calo, grazie anche alla conversione di debiti in capitale da parte della proprietà Oaktree, che ha dato una mano a contenere l’indebitamento. Anche la Juventus ha fatto progressi significativi con il rimborso di un bond da 175 milioni, utilizzando le risorse derivanti dall’aumento di capitale, riducendo così l’esposizione verso il sistema finanziario.
Nonostante questo, i debiti finanziari netti rimangono problematici. L’Inter, infatti, ha una posizione di -277,1 milioni di euro, mentre la Juventus segna -242,8 milioni, numeri che evidenziano la difficoltà di entrambi i club nell’affrontare la situazione economica senza la necessità di nuovi prestiti o finanziamenti esterni.
Non solo Inter e Juve: male anche Roma e Milan, il Napoli è in positivo
Subito dopo Inter e Juventus, troviamo squadre come Roma e Milan, che pur avendo una situazione difficile, sono riuscite a dare segnali positivi. La Roma, ad esempio, ha un indebitamento che riflette principalmente i debiti verso la proprietà dei Friedkin, che rappresentano quasi la metà della somma totale.
Il Milan, dal canto suo, ha un indebitamento significativo, ma va sottolineato che questa cifra non deve essere confusa con il vendor loan che il fondo RedBird ha in essere con Elliott, recentemente rifinanziato con una nuova scadenza nel 2028.
Tuttavia, non tutte le squadre si trovano in una situazione critica. In un contesto difficile, ci sono club che stanno cercando di navigare le acque dell’indebitamento con maggiore saggezza. Per esempio, Napoli e Atalanta sono in una posizione finanziaria migliore, con debiti nettamente inferiori.
Il Napoli, addirittura, ha un debito finanziario netto positivo (+160 milioni), un segnale di solidità economica che potrebbe fare la differenza nel lungo periodo.
Indebitamento dei club: l’importanza della gestione finanziaria
In conclusione, l’indebitamento dei club di Serie A è una realtà che non può essere ignorata, ma che viene gestita con strategie differenti dai vari club. Mentre alcuni, come Inter e Juventus, si trovano a fronteggiare situazioni delicate, altri stanno cercando di ristrutturare e migliorare la loro posizione.
Nonostante tutto, il calcio italiano sta affrontando una sfida importante, dove la gestione finanziaria diventerà sempre più cruciale per il futuro del campionato. E la domanda che sorge spontanea è: fino a che punto sarà possibile continuare a gestire questo debito senza compromettere l’integrità economica dei club?