Roma, Lorenzo Pellegrini è un caso: i numeri non mentono, l’annata è da incubo
Sono passati pochi mesi da quando Lorenzo Pellegrini sembrava il cuore pulsante della Roma, con la fascia da capitano che lo rendeva simbolo della squadra e del suo futuro. Eppure, quella stessa fascia ora sembra pesare, tanto per lui quanto per il club.
La sua stagione è in un momento di crisi, e lo si è visto chiaramente anche nella gara di Coppa Italia contro il Milan del 5 febbraio 2025. Pellegrini è partito dalla panchina, un segnale forte che il suo ruolo nella squadra non è più così centrale.
Quando è entrato nel secondo tempo, il suo impatto è stato poco più che invisibile, e non ha saputo cambiare l’inerzia della partita, che ha visto la Roma uscire dalla competizione. Le sue prestazioni, in effetti, sono diventate un enigma. Nonostante il suo talento, Lorenzo non riesce a incidere come dovrebbe.
I numeri parlano chiaro: solo 2 gol e 1 assist in 18 partite di campionato. E, se andiamo a guardare le statistiche più dettagliate, il suo contributo si riduce ulteriormente. Ha segnato solo un gol su azione, quello nel derby, mentre gli altri arrivi sono frutto di calci di rigore.
Il resto, purtroppo, è un elenco di passaggi incompleti e occasioni sprecate. Con un rendimento che stenta a decollare, cresce la frustrazione per un giocatore che sembrava destinato a brillare. Eppure, l’ombra di quella prestazione sbagliata negli ultimi dieci minuti della sfida con il Milan di campionato, dove si è divorato un gol da ottima posizione, continua a rimanere sospesa.
Guardando i numeri complessivi di Pellegrini, emerge un altro dato significativo. A fronte delle sue difficoltà, ci sono compagni come Frattesi, che in meno tempo è riuscito a segnare più gol, o Cataldi, che ha addirittura messo a segno 3 reti, nonostante un ruolo più defilato.
Pellegrini, invece, sembra non riuscire a emergere in momenti decisivi, e i suoi numeri, che una volta parlavano di un talento in ascesa, ora raccontano di un giocatore che fatica a trovare continuità e a far la differenza in campo. E se i numeri non sono sufficienti, c’è anche la questione emotiva.
Il capitano della Roma sta pagando a caro prezzo le critiche che lo accompagnano ormai da settimane. Non si può negare che queste critiche abbiano un impatto, specialmente per un giocatore come lui, che non ha mai nascosto di soffrire di fronte a una pressione così forte. È evidente che la fascia da capitano, che avrebbe dovuto rappresentare un orgoglio, sta diventando un peso difficile da portare.
Il futuro di Pellegrini alla Roma è ora sotto osservazione. Con il contratto in scadenza nel 2026, e il club che sembra non intenzionato a rinnovare in tempi brevi, la situazione si fa delicata. Le voci di mercato non mancano: Napoli e Inter hanno mostrato interesse, ma nessuna trattativa sembra essere ancora decollata.
La verità è che, con un rendimento così altalenante, è difficile immaginare che ci siano grandi club pronti a fare un’offerta sostanziosa per lui. Forse un cambiamento di maglia potrebbe fare bene sia a lui che alla Roma, ma la domanda è: a quale costo? D’altronde, a 28 anni, Pellegrini è ancora giovane, ma il tempo sta per scadere se vuole davvero diventare il giocatore che tutti si aspettavano.
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