Cosa prevede il regolamento della Serie A in caso di arrivo in parità? Ci sono delle specifiche per scudetto, salvezza e corsa all’Europa: vediamole insieme
Immagina di arrivare all’ultima giornata di campionato con due squadre in vetta alla Serie A, appaiate a pari punti. Lo scenario perfetto per un finale thriller, quello che ogni tifoso sogna (o teme) per la propria squadra. Ma a quel punto, come si decide chi alza la coppa dello Scudetto? E in zona retrocessione, cosa accade se due squadre chiudono con lo stesso punteggio?
Negli ultimi anni, il regolamento ha subito diverse modifiche, rendendo ancora più avvincente la corsa al titolo e la lotta per la salvezza. Nell’ottica dei vari approfondimenti che abbiamo fatto sul regolamento, a partire da quello sulle liste Champions, è il momento una di queste novità riguarda proprio la gestione degli spareggi, con un dettaglio che potrebbe fare tutta la differenza.
Se due squadre concludono la stagione con lo stesso numero di punti in vetta alla classifica, non ci sono più calcoli basati sugli scontri diretti o sulla differenza reti: si gioca una finalissima secca, in campo neutro, per decretare la squadra Campione d’Italia.
Questa regola, introdotta dalla stagione 2022/23, ha riportato in auge un meccanismo che in Italia non si vedeva dagli anni ’60. Un colpo di scena che può trasformare una stagione intera in una singola partita da dentro o fuori, regalando ai tifosi un’emozione che il campionato tradizionale non potrebbe offrire.
Pensiamo a un’ipotetica sfida tra Napoli e Inter, attualmente indicate come le principali candidate al titolo. Se dovessero concludere la stagione a pari punti, non ci sarebbe alcun calcolo di differenza reti o risultati negli scontri diretti: si giocherebbe un match unico per decretare la regina della Serie A. Una partita che, nella storia recente del calcio italiano, manca e che potrebbe entrare negli annali.
Se la corsa allo Scudetto gioca tutto in una partita secca, la lotta per non retrocedere ha subito una modifica ancora più significativa. Se due squadre dovessero chiudere il campionato a pari punti in zona retrocessione, non si disputerebbe più un singolo spareggio, ma una sfida su due gare, andata e ritorno.
Questa è una delle variazioni espresse lo scorso anno, insieme ad esempio alla norma che riguarda gli extracomunitari. Questo cambiamento mira a ridurre il peso di un singolo episodio e garantire maggiore equilibrio nel verdetto finale. Un’idea che va incontro a una logica più sportiva: in una partita secca un errore arbitrale, un episodio sfortunato o una giornata no possono condannare una squadra senza appello. Con un doppio confronto, invece, si ha più margine per dimostrare il proprio valore.
Immaginiamo due club che si trovano a dover decidere la permanenza in Serie A: invece di una finale secca, i tifosi potranno assistere a un doppio confronto, con andata e ritorno, in cui la tensione salirà a ogni minuto giocato.
Se il campionato 2024/25 dovesse regalarci un arrivo in volata, la nuova regola sugli spareggi potrebbe cambiare completamente la storia della stagione.
Un solo match per lo Scudetto e un doppio confronto per la salvezza: due modalità diverse, ma entrambe capaci di trasformare le ultime giornate in un film ad alta tensione. E chissà, magari tra pochi mesi ci ritroveremo tutti incollati alla TV per assistere a uno di questi epiloghi mozzafiat
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