Il mercato di riparazione è giunto al termine e le squadre in lotta per l’Europa cercando di scalzare le big si sono mosse bene: chi ha avuto il voto più alto?
Emozioni forti e tanta incertezza. Chiunque segua il calciomercato sa quanto possa essere travolgente: ore passate ad aggiornare il telefono, sperando in colpi last-minute e trattative impreviste che cambiano gli equilibri.
Quest’anno il mercato invernale ha regalato scintille, tra affari clamorosi e scelte che faranno discutere. E non solo per le big: anche le squadre che inseguono un posto in Champions League si sono mosse con ambizione. Quattro in particolare hanno provato a ridurre il gap con le prime della classe: Roma, Lazio, Fiorentina e Bologna.
C’è chi ha colto l’occasione per rinforzarsi, chi ha operato con più prudenza e chi ha lasciato qualche dubbio. Alcuni club hanno colpito nel segno, altri hanno steccato l’appuntamento, altri ancora si sono limitati al minimo indispensabile. Ecco i nostri voti!
Commisso ha speso tanto e ha speso bene. La squadra è stata rinforzata in ogni reparto: in avanti, Zaniolo e Folorunsho sostituiscono Sottil e Ikoné, dando una fisionomia più centrale agli esterni di Palladino.
A centrocampo, Fagioli alza il livello qualitativo e tecnico, mentre Ndour e Valentini rappresentano ottimi investimenti per il futuro. In difesa, Pablo Marì sostituisce un ormai fuori dai radar Martinez Quarta. Ma il vero colpo è stato trattenere Comuzzo, rifiutando 35 milioni dal Napoli. Un segnale da grande club!
Le critiche non sono mancate, anche per alcune trattative interminabili, ma i rinforzi portati da Fabiani sono di assoluto valore. Reda Belahyane è una delle migliori sorprese del nostro calcio e si farà notare, mentre Provstgaard è un giovane centrale promettente che potrebbe presto diventare titolare.
Certo, ci sono stati un po’ di “brividi” con le lungaggini per prendere il centrocampista, prima con Fazzini poi con l’interminabile telenovela Casadei, poi accasatosi al Torino. Ma l’ossatura della squadra era già solida, servivano alternative di prospettiva e sono arrivate senza esborsi eccessivi. Un mercato intelligente e mirato.
A novembre ci si aspettava una rivoluzione che mandasse via tutti i senatori in un momento davvero difficile nella storia del club giallorosso, ma alla fine è stato più un restyling mirato sulle esigenze di Ranieri. Il tecnico sembrava insoddisfatto, ma i colpi finali hanno dato le giuste risposte.
Nelsson, Gourna-Douath e Salah-Eddine non sono nomi di grande richiamo, ma rinforzano reparti bisognosi di alternative. Il vero colpo potrebbe essere Rensch, che porta equilibrio e qualità sulla fascia opposta ad Angelino. Dopo anni, la Roma potrebbe finalmente contare su due terzini di livello.
Vincenzo Italiano sta facendo un ottimo lavoro con la rosa a disposizione, quindi non servivano rivoluzioni. L’unico problema era il settore destro della difesa e la cessione di Posch è stata compensata dall’arrivo di Calabria, un profilo di esperienza.
In attacco, con l’esplosione di Dominguez, non era necessario un altro esterno nonostante l’infortunio di Orsolini. Resta solo da capire se Dallinga, che è stato anche vicino alla cessione, riuscirà a trovare continuità per dare il giusto ricambio a Castro. L’obiettivo Europa rimane possibile: sarebbe un’impresa straordinaria viste le cessioni estive.
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