Napoli, da Garnacho, il primo obiettivo per il post Kvara ad Okafor: c’è un precedente inquietante con Rafa Benitez
Accordo Napoli-Okafor, la dirigenza azzurra sta lavorando con il Milan per chiudere l’accordo con il club sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato in 25 milioni di euro. Sono le ultimissime che arrivano dai saloni del calciomercato, a poche ore dal gong che chiuderà ufficialmente la sessione.
Insomma, non proprio le news che i tifosi si aspettavano, anche perché sembra palese la difficoltà del club azzurro di arrivare agli obiettivi prefissati. Antonio Conte, in conferenza stampa, era stato chiaro: Kvara è andato via e non è stato sostituito. Ed è stato palese anche ieri, nella gara contro la Roma, quando magari un esterno con gamba e tecnica avrebbe potuto mettere in maggiore difficoltà la squadra giallorossa.
Un nuovo colpo di scena nel mercato del Napoli, proprio quando sembrava in dirittura d’arrivo l’acquisto di Allan Saint-Maximin via Fenerbahce: ed invece il francese nella giornata di oggi si è complicato in modo decisivo, con questioni burocratiche irrisolte che hanno fatto saltare l’affare.
E così, con il Milan impegnato a stringere su Joao Felix, il Napoli ha bussato alle porte dei rossoneri chiudendo per Okafor, in uscita da Milanello. L’attaccante svizzero, peraltro, lo scorso 14 gennaio era virtualmente del Lipsia: l’affare poi saltò perché non superò le visite mediche.
Okafor al Napoli: sfumati tutti i precedenti obiettivi
E così, in un gennaio scoppiettante – soprattutto per le notizie – il Napoli chiude la sessione con Noah Okafor come sostituto di Kvaratskhelia. Non dubitiamo certo delle qualità del calciatore elvetico ma possiamo certamente asserire come non si tratti della prima scelta indicata da Antonio Conte alla sua dirigenza.
Com’è noto, infatti, il tecnico salentino avrebbe voluto Alejandro Garnacho, stellina del Manchester United. L’argentino classe 2004 sarebbe stato un rinforzo adeguato per il Napoli, una risposta degna di tal nome all’addio di Kvara. Ed invece Manna, dopo giorni e settimane di trattative, si è scontrato con il muro eretto dai Red Devils che hanno dapprima chiesto 70 milioni, poi 60 per il calciatore.
Sfumato, poi, anche il piano B, Adeyemi del Borussia Dortmund. In questo caso, dopo l’accordo di massima con il club tedesco è stato il calciatore a declinare l’offerta, preferendo chiudere la stagione in Bundesliga per poi volare in Premier League nella prossima stagione.
Settimane trascorse focalizzandosi su questi due obiettivi senza riuscire a chiuderli, con il Napoli che, piano piano, ha iniziato a vagliare anche altre candidature, dal piano C a quello D fino a scorrere tutte le lettere dell’alfabeto. E così si è pensato a Chiesa in prestito – ma lui vuole restare a Liverpool – ma anche Zhegrova (il Lille ha sparato 50 milioni) e finanche a Ndoye del Bologna, blindato dai felsinei.
Garnacho-Okafor come Mascherano-David Lopez: la storia che preoccupa i tifosi
Insomma, una miriade di nomi trattati o semplicemente sondati per poi virare l’ultimo giorno di mercato, a poche ore dal gong, su Okafor, probabilmente l’ultimo della lista. Un epilogo che ai più attenti avrà ricordato il “caso Mascherano”. Ricordate? C’era Benitez in panchina, lo spagnolo fu il fautore di una campagna acquisti sontuosa con i milioni della cessione di Cavani (arrivarono Albiol, Callejon ed Higuain, tanto per citare i più noti) ma tutto si arenò sul nome del “El Jefecito”.
Don Rafa chiese l’ingaggio dell’argentino all’epoca centrocampista del Liverpool ma dopo settimane di trattative il Napoli acquistò David Lopez, non proprio l’alter ego di Mascherano. Un passo che segnò inevitabilmente le prime crepe del rapporto tra De Laurentiis e Benitez, con la separazione a fine stagione ed il trasferimento del tecnico al Real Madrid.
Conte sicuramente non avrà gradito questa scelta di mercato del Napoli e forse ha incassato la prima delusione dal suo arrivo in azzurro. Conosciamo benissimo la storia di Conte con le società: ed i tifosi azzurri già temono frizioni che possano indurre l’allenatore a salutare Napoli. Quello sì che sarebbe un disastro.