La Serie A lo ha sognato per qualche mese, ora ha trovato una nuova sistemazione. E andrà in una big della Champions di quest’anno
Gennaio è sempre un mese pieno di illusioni. Sogni di mercato che nascono, si alimentano e, più spesso di quanto si voglia ammettere, svaniscono nel nulla. Il nostro campionato ha vissuto settimane di voci, trattative, speranze e delusioni.
E tra i nomi più chiacchierati c’era quello di Marcus Rashford, una delle stelle più luminose – e al tempo stesso più in crisi – della Premier League.
L’attaccante inglese, che negli scorsi anni era un punto fermo del Manchester United, ha vissuto un gennaio da separato in casa. La frattura con il club è stata totale, tanto che il nuovo allenatore Rúben Amorim ha fatto capire che piuttosto che mandare in campo Rashford, avrebbe dato la maglia da titolare al magazziniere. Un messaggio fin troppo chiaro.
Così, tra porte chiuse e trattative sfumate, alla fine è arrivata la soluzione forse meno glamour ma probabilmente più logica: Marcus Rashford sta per diventare un giocatore dell’Aston Villa. Un club che, un paio di stagioni fa, non sarebbe nemmeno stato considerato un’opzione per un talento del genere, ma che oggi rappresenta una realtà in ascesa.
Con Unai Emery in panchina, i Villans hanno stupito tutti, qualificandosi direttamente agli ottavi di Champions League e occupando una posizione di classifica decisamente migliore rispetto allo United.
La sua rottura con lo United aveva acceso l’interesse di mezza Europa, e ovviamente anche della Serie A, sempre alla ricerca del colpo ad effetto. Il Milan ci ha pensato, salvo poi decidere di riempire il suo slot da calciatore britannico con Kyle Walker, lasciando perdere l’idea di un Rashford che sarebbe comunque costato tantissimo.
La Juventus lo ha sondato, ma senza affondare il colpo. Il Napoli? Ha fatto più di una riflessione, ma tra il costo dell’operazione e la volontà del giocatore di rilanciarsi in un contesto già competitivo, l’idea è stata presto accantonata.
Persino il Como, che continua a sognare in grande, ha chiesto informazioni. Ma la realtà è che Rashford sembrava destinato ad un palcoscenico più grande.
Per settimane il Barcellona è stato considerato la sua destinazione naturale. Peccato che in Catalogna i conti continuino a non tornare e chiudere un’operazione da decine di milioni di euro sia diventato più complicato che risolvere un’equazione di secondo grado senza carta e penna.
Ironia della sorte, qualche anno fa un trasferimento dal Manchester United all’Aston Villa sarebbe stato visto come un ridimensionamento. Oggi, invece, è probabilmente un upgrade. Il calcio cambia, la Premier League continua a dettare legge e la Serie A, ancora una volta, resta a guardare. Rashford era un sogno di mercato. Ma, come spesso accade, è rimasto tale.
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