Juventus, cosa combini: il fallimento del progetto in un dato preciso

Juventus ed un progetto che non decolla: tutte le difficoltà in un dato preciso

Thiago Motta perplesso
Juventus, cosa combini: il fallimento del progetto in un dato preciso (Ansa) – Serianews

In una stagione di Serie A che sta vivendo un equilibrio strano tra grandi investimenti e risultati altalenanti, una domanda si pone tra tifosi e addetti ai lavori: quanto costano davvero i punti in classifica? Se mettiamo a confronto gli investimenti fatti dai top club durante l’ultima sessione di calciomercato con i risultati ottenuti fino a oggi, emergono alcune situazioni sorprendenti.

Fiorentina e Lazio: spese contenute e risultati garantiti

La Fiorentina è in lotta per l’Europa con i suoi 33 punti (sette in meno rispetto alla zona Champions). La Viola ha investito 1,4 milioni per ogni punto, una cifra che la rende una delle squadre più efficienti in Serie A in termini di rapporto tra spese e risultati, con i 18 milioni investiti per Moise Kean che stanno ripagando ampiamente la squadra.

Moise Kean in azione in campo
Fiorentina e Lazio: spese contenute e risultati garantiti (Ansa) – Serieanews

Stesso discorso per la Lazio, che ha anche lei un investimento di 1,4 milioni per punto e si trova al quarto posto con 39 punti. Squadre che, nonostante non abbiano speso cifre da capogiro, stanno comunque lottando per obiettivi importanti.

Atalanta, valorizzazione del settore giovanile e colpi mirati

Atalanta è un altro caso interessante. Con 43 punti, la squadra bergamasca ha un rapporto di 1,6 milioni per punto. Nonostante le difficoltà iniziali, la Dea si sta rivelando ancora una volta una delle realtà più concrete del campionato, riuscendo a ottenere un buon rendimento in relazione agli investimenti. In estate è arrivato Retegui, il bomber della Serie A, l’investimento più corposo della Dea che ha ceduto Koopmeiners per 60 milioni.

Napoli, mercato da top che sta ripagando De Laurentiis

Ci sono club che, pur spendendo meno, stanno ottenendo un rendimento decisamente migliore in proporzione ai loro investimenti. È il caso del Napoli, attualmente al primo posto con 50 punti, che ha speso 2,2 milioni per punto. Un investimento che sembra decisamente più efficiente se comparato a quello delle rivali.

Scott McTominay esulta braccia al cielo
Napoli, mercato da top che sta ripagando De Laurentiis (Ansa Foto) – Serieanews

Gli azzurri, che hanno appena ceduto Kvaratskhelia, in estate hanno speso oltre 100 milioni acquistando Rafa Marin, Buongiorno, McTominay, David Neres e Lukaku (Spinazzola è arrivato a parametro zero), colpi decisivi per portare il Napoli al primo posto.

Inter, tra parametri zero e puntelli per la rosa

Più costoso, ma anche più produttivo, è stato invece l’investimento dell’Inter: con 2,3 milioni per punto (quasi i 14 milioni spesi solo per lo spagnolo Martinez) e un attuale secondo posto in classifica con 47 punti, i nerazzurri si stanno mostrando più concreti sul campo rispetto a quanto hanno speso in estate.

Milan, il progetto non decolla

Il Milan, che nonostante un mercato piuttosto costoso (circa 2,8 milioni per punto), si trova al settimo posto con 31 punti, un bottino che non sembra giustificare i soldi spesi sul mercato estivo, specialmente considerando l’innesto di giocatori come Fofana, Pavlovic, Emerson Royal e Morata

Roma e Juventus, quanti milioni per risultati non all’altezza

Partiamo dalle squadre che hanno speso di più in relazione ai punti conquistati: Roma e Juventus. La Roma, attualmente al nono posto con 27 punti, ha investito circa 3 milioni di euro per ogni punto conquistato, mentre la Juventus, quinta con 37 punti, ha un rapporto ancora più alto: 3,5 milioni per punto.

Teun Koopmeiners in azione con la maglia della Juve
Roma e Juventus, quanti milioni per risultati non all’altezza (Ansa Foto) – Serieanews

Questi numeri mettono in evidenza come, nonostante gli ingenti investimenti, entrambe le squadre stiano vivendo una stagione che non corrisponde alle aspettative. Nonostante l’acquisto di giocatori come Dovbyk, Soulé e Kone per la Roma, e l’arrivo di Douglas Luiz, Koopmeiners, Thuram e Conceicao alla Juve, i risultati non sono ancora quelli sperati.

Questi numeri ci raccontano una storia che va oltre i semplici risultati. Il mercato, che in estate ha visto molti club spendere cifre elevate, non sempre si traduce in successi immediati. Roma e Juventus sono forse gli esempi più eclatanti di come l’investimento non sempre corrisponda ai punti in classifica. Ma il calcio, si sa, è imprevedibile, e un mercato costoso potrebbe ancora dare i suoi frutti nel lungo termine.

La domanda che rimane ora è: quanto ancora vale il vecchio detto “in campo si vedono i risultati”? E quante altre sorprese ci riserverà questa Serie A che, pur con differenze evidenti nel mercato, sembra più equilibrata che mai?

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