Juventus, Thiago Motta sotto accusa: i 4 punti che inchiodano il tecnico

Juventus, Thiago Motta è finito sotto accusa: quattro “capi d’imputazione” sul tecnico

Thiago Motta piegato sulle ginocchia e sconsolato
Juventus, Thiago Motta sotto accusa: i 4 punti che inchiodano il tecnico – Serieanews

Il pareggio senza gol contro il Brugge in Champions League ha riacceso le polemiche attorno alla Juventus di Thiago Motta. La squadra bianconera, ferma a 37 punti in Serie A e con un sorprendente 13 pareggi in 21 partite, continua a faticare sotto il profilo dei risultati.

Nonostante un gioco che in alcune fasi sembra fluido e ben organizzato, la Juve non riesce a concretizzare. E la sensazione che si sta facendo largo è che ci sia troppo possesso palla e troppo poca incisività. Vediamo, quindi, quali sono i quattro “capi d’accusa” che pendono sulla testa di Thiago Motta in questo momento.

Possesso palla sterile: pochi tiri e gol

Una delle critiche più diffuse riguarda il fatto che la Juventus riesce a dominare il gioco fino alla trequarti avversaria, ma spesso non sa come finalizzare. Il dato della partita di ieri contro il Brugge è emblematico: 68% di possesso palla nel primo tempo, ma senza nemmeno un tiro in porta. Questo non è solo un problema di fortuna, ma di approccio tattico.

Paolo Di Canio, commentando la partita, ha sottolineato come la Juve manchi di coraggio negli ultimi metri: “Capisco che non si voglia rischiare troppo in difesa, ma negli ultimi 30 metri la squadra è troppo pulita, manca l’uno contro uno, quella ‘palla cattiva’ che ti fa fare la differenza. Così, diventa facile per gli avversari difendersi”. Ecco, l’impressione è che la Juventus non stia riuscendo a trovare soluzioni alternative, e senza la giusta spinta offensiva, diventa difficile vincere.

Le scelte offensive di Motta: perché Vlahovic in panchina?

Un altro fronte che solleva perplessità riguarda le scelte offensive di Motta. Da quando è iniziata la stagione, il tecnico sembra aver messo Dusan Vlahovic ai margini, relegandolo spesso in panchina. Contro il Brugge, infatti, Vlahovic è stato chiamato in causa solo negli ultimi 15 minuti.

Dusan Vlahovic  perplesso con il "fratino"
Le scelte offensive di Motta: perché Vlahovic in panchina? (Ansa Foto) – Serieanews

Una mossa che ha sorpreso molti, visto che, in attesa del tanto atteso tesseramento di Randal Kolo Muani, il serbo era l’unico centravanti di ruolo disponibile. Ma il vero nodo è: ha avuto senso non puntare su di lui, considerando che Nico Gonzalez non ha certo brillato durante la partita? La decisione di Motta sembra allontanare sempre più Vlahovic dalle dinamiche della squadra, e non è chiaro se questa sia davvero la scelta giusta in un momento così delicato.

Vittoria “ossessiva”: la mancanza dell’elemento fondamentale

C’è poi il tema della “vittoria ossessiva” che continua a spaventare i tifosi. Dopo le dichiarazioni iniziali di gennaio in cui Motta aveva detto di non essere “ossessionato dalla vittoria”, il tecnico ha corretto il tiro, probabilmente sotto suggerimento della società. Ma la verità è che, a livello pratico, questa “fame di vittoria” la Juve l’ha mostrata solo a tratti.

Il ritorno alla “pareggite” (il 16° pareggio in 28 partite fra Serie A e Champions) è preoccupante. Le partite contro il Milan e l’Atalanta avevano fatto sperare in un’inversione di tendenza, ma in occasioni come il derby contro il Torino e la partita di ieri contro il Brugge, la Juve non ha dato l’impressione di voler conquistare i tre punti a tutti i costi.

Ora, sabato, arriverà una sfida che incarna tutto ciò che la Juventus sta cercando di recuperare: Antonio Conte e il suo Napoli, una squadra che fa della fame di vittoria un marchio di fabbrica. Conte, che ha riportato la Juve al successo dopo anni di difficoltà, sarà un banco di prova decisivo per Motta.

Mercato deludente: da Nico a Koop fino a Douglas Luiz

Infine, c’è un altro punto su cui la Juventus dovrà riflettere. In estate sono stati investiti circa 150 milioni per i nuovi acquisti: Nico Gonzalez, Koopmeiners e Douglas Luiz. Questi erano considerati i pezzi da novanta per rilanciare la squadra, ma finora i risultati sono stati ben al di sotto delle aspettative.

Teun Koopmeiners in campo con la maglia della Juve
Mercato deludente: da Nico a Koop fino a Douglas Luiz (Ansa Foto) – Serieanews

I tre, purtroppo, non stanno incidendo come ci si aspettava. Le prestazioni di Gonzalez, Koop e Douglas sono state tutt’altro che convincenti, con gol sbagliati e prestazioni spesso insufficienti. Il loro adattamento a una squadra come la Juve sembra essere più lento del previsto, e se nemmeno loro riescono a fare la differenza, la situazione si complica ulteriormente per Motta.

Ora, la domanda è: riuscirà Thiago Motta a trovare la formula giusta per far ripartire la Juve? O sarà costretto a fare i conti con un altro anno di transizione, fatto di pareggi e occasioni sprecate? Sabato contro Conte potrebbe essere una delle risposte più chiare

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