Paulo Dybala “spaventa” i tifosi della Roma con le sue parole. Ma c’è una squadra che potrebbe prenderlo e valorizzarlo davvero?
Le dichiarazioni di Paulo Dybala durante una diretta Twitch con lo streamer Coker, in compagnia di Leandro Paredes, hanno fatto discutere. Con tono leggero ma per nulla casuale, Paulo ha espresso il suo desiderio: vincere la Champions League, possibilmente a Roma, ma – e qui arriva il punto cruciale – anche altrove.
Questa frase, detta tra il serio e il faceto, ha scatenato inevitabilmente i dibattiti. La Roma, al momento, fatica non solo a garantirgli la massima competizione europea, ma rischia di restare fuori da tutte le coppe nella prossima stagione. Con un progetto in pieno rinnovamento e un futuro incerto, l’addio di Dybala nella prossima estate sembra più che probabile.
Già la scorsa estate si era parlato di un possibile addio dell’argentino, e le voci erano tornate forti anche a gennaio. Ma ora, con un contratto che dall’estate prossima prevederà una di nuovo clausola rescissoria abbordabile per i club stranieri (12 milioni di euro), e un progetto giallorosso che guarda più alla ricostruzione che ai trofei, il distacco appare inevitabile.
Dybala ha 31 anni e la voglia di alzare la coppa dalle grandi orecchie – o quantomeno provare a farlo – è più viva che mai. E così, si aprono due strade: entrare in una grande squadra come comprimario (City, PSG, Real Madrid) oppure approdare in un club competitivo ma senza l’obbligo di vincere subito.
Il futuro di Dybala sembra essere già in movimento, ma la decisione finale resta aperta. La prossima estate ci dirà se Paulo sceglierà di inseguire il sogno Champions, accettando magari qualche compromesso sul ruolo, o se opterà per un capitolo completamente nuovo della sua carriera, lontano dai riflettori europei.
La suggestione Marsiglia: Dybala con De Zerbi potrebbe volare
Tra le ipotesi europee, una delle più intriganti è il Marsiglia di Roberto De Zerbi, un allenatore capace di esaltare giocatori tecnici e creativi come Dybala. Il contesto francese potrebbe rappresentare un buon compromesso: una squadra ambiziosa, che quest’anno molto probabilmente riuscirà ad approdare nuovamente in Champions League, con un allenatore che sa costruire un gioco su misura per talenti di quel calibro.
Tuttavia, qui si presenta un “ma” non indifferente. Accetterebbe Dybala di non essere un titolare inamovibile? De Zerbi, pur valorizzando il talento, richiede un’intensità di gioco e una capacità di sacrificio che potrebbero rendere complicato vedere Paulo come il perno centrale della squadra. I
l ruolo di Dybala in un Marsiglia così competitivo potrebbe essere quello di un elemento di classe da utilizzare con intelligenza, alternando panchina e campo. Un ruolo che, per un campione abituato ad essere protagonista, potrebbe non essere così semplice da accettare.
Questa è la vera domanda. Da un lato, il Marsiglia potrebbe offrire a Dybala un’occasione concreta per inseguire il suo sogno europeo, seppur in un contesto meno “galattico” rispetto ai top club. Dall’altro, accettare di non essere un punto fermo della squadra richiederebbe una revisione profonda delle sue ambizioni personali. Eppure, nonostante ciò, l’addio alla Roma, paventato già a gennaio, sembra inevitabile, per lui come per altri senatori che non dovrebbero rientrare nel nuovo ciclo giallorosso.
E poi c’è l’aspetto economico. I francesi, pur ambiziosi, non hanno le risorse dei giganti della Premier o della Liga. Qui potrebbero rientrare in gioco le alternative extraeuropee, con le sirene arabe o americane pronte a offrirgli contratti faraonici e meno pressione agonistica. Ma in quel caso la Champions resterebbe un miraggio, e probabilmente per sempre.