Calciomercato Juve, la doccia è gelata per Thiago Motta: non arrivano buone notizie per il tecnico bianconero
La Juventus sta attraversando un momento complicato in campionato. Quinta in classifica con 33 punti, la squadra di Motta sembra aver perso smalto nelle ultime settimane, accumulando due pareggi consecutivi e ben quattro nelle ultime cinque partite.
Una serie di risultati che hanno messo in evidenza le difficoltà della squadra, soprattutto in fase difensiva, dove mancano quei rinforzi necessari per dare maggiore solidità al reparto. Ecco perché il calciomercato invernale diventa cruciale per la Juve, che ha bisogno di almeno un difensore centrale.
In arrivo c’è Alberto Costa, ma il club è pronto a fare altri colpi per potenziare la retroguardia e l’intero assetto difensivo. La priorità, però, è sempre quella di un centrale di spessore, e il nome che più continua a circolare è quello di Ronald Araujo del Barcellona.
Araujo, che beffa: la trattativa si complica
Araujo è sicuramente uno dei difensori più promettenti in circolazione, un giocatore fisicamente imponente, capace di dare sicurezza e velocità alla difesa. Il suo contratto con il Barcellona è ancora in corso e, nonostante un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per un po’, la sua qualità non è passata inosservata.
La Juventus lo ha messo nel mirino da tempo, consapevole che con lui in squadra, la difesa sarebbe molto più solida e pronta a competere ai livelli più alti.
Tuttavia, la trattativa per Araujo si sta rivelando tutt’altro che semplice. Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni che non fanno ben sperare i tifosi bianconeri. In una conferenza stampa, ha chiarito che il club catalano vuole tenere il difensore uruguaiano e che le trattative per il suo futuro sono ancora in corso.
“Vogliamo tenere tutti i giocatori in rosa. Araujo ha un contratto in corso, ma so che sta parlando con l’area tecnica. Troveremo una soluzione. È un profilo che apprezziamo dal punto di vista professionale e personale”, ha spiegato Laporta, aggiungendo che ci sono delle “situazioni da considerare“, ma che esistono le condizioni per trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.
Parole che, se da una parte confermano l’interesse del Barcellona a mantenere Araujo, dall’altra sembrano suggerire che il giocatore potrebbe essere disponibile a una cessione, ma non senza difficoltà.
Anche l’allenatore del Barcellona, Hans-Dieter Flick, ha speso parole d’elogio per Araujo, evidenziando la sua importanza nella squadra: “Ho visto che ci sono tante voci. Ronald è tornato da un terribile infortunio e ora è pronto per giocare. È una buona opzione ed è un giocatore molto professionale. Ce ne siamo presi molta cura“. Un’ulteriore conferma del fatto che, nonostante le voci di mercato, il club ritiene Araujo fondamentale per il futuro.
Il prezzo di Araujo: la richiesta del Barcellona
Nonostante le parole rassicuranti di Laporta, la Juventus è pronta a continuare la sua offensiva per Araujo, ma la trattativa non è facile, soprattutto sul piano economico. Il Barcellona, infatti, ha fissato un prezzo molto alto per il difensore uruguaiano: circa 60 milioni di euro.
Una cifra che al momento sembra fuori portata per la Juve, che ha messo sul piatto una proposta più bassa, tra 35 e 40 milioni, eventualmente strutturata con un prestito con diritto di riscatto. Giuntoli, però, sa bene che questa distanza economica potrebbe allungare i tempi della trattativa e rendere il tutto più complicato.
Al momento, la Juventus sembra essere disposta ad aspettare, ma bisognerà capire se il Barcellona sarà disposto a scendere a compromessi. La diplomazia sarà fondamentale, e Giuntoli dovrà lavorare su più fronti per evitare che Araujo finisca per essere preso da un’altra squadra, magari a cifre più basse.
Quindi, mentre la Juventus cerca di rinforzare la sua difesa, il futuro di Araujo rimane incerto. La domanda è: riuscirà la Juve a chiudere l’affare, o la trattativa finirà con un nulla di fatto? In ogni caso, la Juve dovrà agire in fretta se vuole portare a casa il difensore, perché il tempo stringe e la concorrenza è agguerrita.