Var, rivoluzione storica: è successo per la prima volta

Var, che rivoluzione: una prima volta assoluta, si è scritta la storia

Arbitro al monitor Var
Var, rivoluzione storica: è successo per la prima volta (Ansa Foto) – Serieanews

Da quando il VAR è stato introdotto nel calcio, il mondo del pallone ha visto un cambiamento radicale nelle modalità di decisione durante le partite. Tecnica e tecnologia sono diventate protagoniste, cercando di dare maggiore giustizia agli arbitri, eliminando gli errori evidenti che, fino a qualche anno fa, spesso cambiavano l’esito delle partite.

Tuttavia, non sono mancati problemi e discussioni riguardo all’uso del sistema. Le lunghe attese per le decisioni, la mancanza di trasparenza in alcuni momenti cruciali e la percezione di un “calcio troppo tecnologico” sono stati temi di dibattito tra tifosi e addetti ai lavori.

In molti, infatti, sostengono che la magia del calcio vada preservata, e che il VAR, con il suo monitoraggio continuo, rischi di snaturare lo spirito del gioco. Il VAR, che sta per “Video Assistant Referee”, funziona come un sistema di supporto per gli arbitri in campo, in grado di rivedere determinate azioni grazie alla tecnologia.

Quando si verifica un’azione dubbia – come un possibile fuorigioco, un calcio di rigore non assegnato o un errore evidente nel giudizio dell’arbitro – i vari monitor collegati alla sala VAR consentono agli assistenti di analizzare e correggere l’eventuale errore.

Il protocollo prevede che solo in alcuni casi specifici, come errori chiari e lampanti, venga comunicata una correzione. Tuttavia, spesso le sue applicazioni sono state accompagnate da critiche: a volte la sua capacità di “fermare” il gioco per troppo tempo ha fatto perdere ritmo alle partite e causato frustrazione tra giocatori e tifosi.

Un’innovazione storica in Tottenham-Liverpool

Proprio per tentare di migliorare la trasparenza e il coinvolgimento del pubblico, il calcio sta vivendo una piccola rivoluzione in merito alla comunicazione del VAR. Un esempio eclatante è quanto accaduto nella semifinale di Carabao Cup tra Tottenham e Liverpool, partita che resterà impressa nella storia per un episodio decisamente inedito.

Tabellone stadio con intervento Var
Un’innovazione storica in Tottenham-Liverpool (Ansa Foto) – Serieanews

Al minuto 79, gli Spurs segnano un gol con Solanke, ma dopo un controllo del VAR, la rete viene annullata per fuorigioco. Fino a quel momento, nulla di strano, se non fosse che l’arbitro Stuart Attwell, dopo aver consultato il VAR, ha scelto di fare qualcosa che non si era mai visto prima: ha preso il microfono e ha spiegato al pubblico la sua decisione in tempo reale.

Il VAR ha analizzato la posizione di Solanke sul gol. La decisione è che si tratta di fuorigioco“, ha dichiarato l’arbitro, parlando direttamente nel microfono, con il suono amplificato in tutto lo stadio. Un’azione che ha sorpreso tutti, sia in campo che sugli spalti, ma che ha rappresentato un passo significativo verso la trasparenza nelle decisioni arbitrali.

Non si trattava di una novità improvvisa: l’esperimento era stato già annunciato alla vigilia della partita, ma vedere il VAR comunicato direttamente al pubblico, con tanto di spiegazione verbale, ha dato un senso di partecipazione che fino a quel momento era stato esclusivo solo per chi si trovava nella sala VAR.

Un passo verso un calcio più trasparente?

La mossa di Stuart Attwell ha suscitato reazioni contrastanti, ma sicuramente ha dato un segnale importante per il futuro del calcio. In un momento in cui il pubblico è sempre più alla ricerca di trasparenza e chiarezza, spiegare pubblicamente le decisioni del VAR potrebbe diventare una prassi.

Schermi Var allo stadio
Un passo verso un calcio più trasparente? (Ansa Foto) – Serieanews

Con l’uso del microfono, sia gli spettatori presenti allo stadio che quelli a casa hanno potuto sentire direttamente dall’arbitro le motivazioni dietro una decisione che, senza questo intervento, sarebbe rimasta poco chiara e forse generatrice di polemiche.

Questa pratica potrebbe infatti aprire a una maggiore empatia tra il calcio e il suo pubblico, rendendo il VAR meno misterioso e più accettabile. In fondo, l’obiettivo non è solo correggere gli errori, ma anche rassicurare chi guarda che le decisioni siano prese con la massima imparzialità e chiarezza.

Per quanto il calcio possa restare un gioco ricco di passione e istinto, l’adozione di nuove tecnologie, quando ben gestita, può davvero migliorare l’esperienza per tutti, tifosi inclusi. Forse quella di ieri è stata solo una piccola parte di una rivoluzione che, nel tempo, cambierà il nostro modo di vedere il calcio.

E chissà, magari in futuro vedremo più arbitri parlare al microfono per spiegare altre decisioni importanti in tempo reale. In fondo, chi non preferisce avere un po’ più di chiarezza, soprattutto quando si tratta di determinare l’esito di una partita?

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