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Calciomercato Serie A, che rivoluzione: ora cambia tutto, ufficiale il nuovo regolamento, big nei guai

Calciomercato Serie A, arriva la rivoluzione: ora cambia davvero tutto, è ufficiale il nuovo regolamento

Il calciomercato è uno degli eventi più attesi della stagione, un momento in cui i club si rinforzano, si scambiano calciatori e cercano soluzioni a breve termine per colmare le proprie lacune. Uno degli strumenti più utilizzati per ottenere giocatori senza impegni economici a lungo termine è il prestito.

Calciomercato Serie A, che rivoluzione: ora cambia tutto, ufficiale il nuovo regolamento, big nei guai – Serieanews

Ma da qualche anno, il meccanismo dei prestiti è finito nel mirino, soprattutto in Italia, dove è stato spesso oggetto di critiche per l’abuso che ne veniva fatto. Ora, con l’entrata in vigore di nuove normative, il prestito dei calciatori sta per subire una serie di cambiamenti significativi, e la FIGC ha deciso di intervenire per cercare di rendere il sistema più equilibrato e sostenibile.

Un mercato in evoluzione: la fine di un’era?

Da sempre, i prestiti sono stati una delle armi principali dei club di calcio, soprattutto per quelli che non possono permettersi operazioni di mercato troppo costose.

Le squadre, invece di acquistare un giocatore a titolo definitivo, spesso lo “prendono in prestito” per una stagione o anche per periodi più brevi, con l’idea di valutarne l’impatto prima di decidere se acquistarlo definitivamente. Questo ha permesso a molte società di evitare investimenti rischiosi e di dare al giocatore l’opportunità di giocare, pur senza impegnarsi completamente.

Un mercato in evoluzione: la fine di un’era? (Ansa Foto) – Serieanews

Tuttavia, questo sistema ha portato con sé alcune problematiche. Troppo spesso, i prestiti venivano utilizzati da alcune squadre come una scorciatoia per evitare di fare investimenti a lungo termine, creando una sorta di circolo vizioso in cui il giocatore passava da un club all’altro senza mai trovare una vera collocazione.

Al contempo, questo ha impedito a molti talenti di emergere realmente, bloccati in un gioco di “prestiti incrociati” tra società che, di fatto, non contribuivano alla loro crescita. Con la nuova regolamentazione, la FIGC punta a ridurre queste problematiche e a rendere il mercato del calcio italiano più competitivo e giusto.

Le novità della nuova normativa: tempi duri per i prestiti

La novità principale riguarda la durata dei prestiti: da ora in avanti, i calciatori potranno essere prestati per un massimo di un anno, con l’idea di evitare quei prestiti lunghi che spesso finivano per essere usati come strumenti di “parcheggio” più che come vere opportunità di sviluppo per il calciatore.

In più, ci sono anche limiti al numero di operazioni che un club può effettuare. Ogni squadra, infatti, non potrà superare le otto operazioni temporanee, sia in entrata che in uscita, un numero che finora non era stato definito e che, di fatto, favoriva le società più grandi, spesso in grado di avere un numero elevato di calciatori in prestito.

Ma non è tutto: sono previsti anche limiti alle operazioni tra le stesse società. Le squadre, infatti, non potranno più scambiarsi calciatori in prestito per più di tre volte all’interno dello stesso mercato. Questo limite, che vale indipendentemente dall’età dei giocatori coinvolti, dovrebbe servire a ridurre l’abuso di operazioni che spesso vedevano giocatori scambiati tra club in un circolo senza fine. L’idea è quella di rendere il sistema più trasparente e di spingere i club a pensare a strategie di mercato più solide.

Limiti ai prestiti: c’è un’eccezione

Tuttavia, la normativa ha previsto un’eccezione importante per i calciatori di età inferiore ai 23 anni. Per loro, infatti, non sono previsti limiti ai prestiti, un’agevolazione che mira a dare più opportunità di crescita ai giovani talenti. In questo modo, si intende favorire la valorizzazione dei settori giovanili, offrendo ai giovani calciatori la possibilità di fare esperienza in prima squadra, magari in club che possano garantire loro più spazio.

Un altro punto che ha sollevato attenzione è la possibilità di risoluzione anticipata del prestito. In caso di necessità, il club cedente potrà chiedere il rientro del giocatore, ma in cambio dovrà ottenere un risarcimento danni che sarà pari alla retribuzione dovuta per il periodo residuo del contratto originario. Questo meccanismo sembra essere stato studiato per evitare che il prestito venga usato come una sorta di “piano B” in caso di fallimento del trasferimento.

Calciomercato Serie A, quando entrerà in vigore la nuova normativa?

La nuova normativa, che riguarda gli articoli 103 e 117 delle Norme Organizzative Interne Federali (NOIF), entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 1° luglio 2025, con l’inizio della stagione calcistica 2025/2026. Per quanto riguarda i limiti numerici alle operazioni tra i club, tuttavia, l’entrata in vigore è stata posticipata al 2027/2028, per dare alle squadre il tempo di adattarsi a questa nuova realtà.

Questa serie di modifiche ha come obiettivo quello di modernizzare il mercato dei trasferimenti e di renderlo più equilibrato, ma anche di ridurre la dipendenza tra club e aumentare la competitività, dando maggiore valore ai settori giovanili. Resta da vedere quanto queste novità riusciranno a incidere realmente sul calcio italiano, ma sicuramente segnano l’inizio di una nuova era per i prestiti, con un sistema che si fa più strutturato e consapevole delle proprie dinamiche.

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Scritto da
Giancarlo Spinazzola

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