Vlahovic e Kean, il paragone che non regge: ora è davvero palese?
La partita di ieri tra Juventus e Fiorentina ha regalato emozioni a non finire. Un pareggio 2-2 che ha visto Moise Kean segnare il gol del momentaneo 1-1 per la Fiorentina, mentre Dusan Vlahovic, ex attaccante della viola e ora in forza alla Juventus, è rimasto a secco.
Un match che ha messo in evidenza, ancora una volta, il confronto tra i due centravanti, due attaccanti molto diversi ma che, in fondo, condividono un destino simile: quello di dover rispondere alle aspettative di piazze che hanno messo molto in loro.
La stagione di Moise Kean è stata finora una vera e propria esplosione. Dopo il suo trasferimento estivo alla Fiorentina dalla Juventus, l’attaccante di origini ivoriane sta dimostrando di essere uno dei migliori attaccanti in Italia. Con 11 gol segnati, Kean è attualmente il vicecapocannoniere della Serie A, appena dietro a Thuram e Retegui.
Una statistica che parla chiaro: l’attaccante è in forma straordinaria e sembra aver trovato la sua dimensione in viola. L’affare che ha portato Kean a Firenze per 18 milioni potrebbe rivelarsi uno dei colpi più riusciti dell’estate, visto che ora il suo valore di mercato è salito vertiginosamente, forse triplicato rispetto a quanto speso dalla Fiorentina.
Dall’altra parte, invece, c’è Dusan Vlahovic, un calciatore che alla Juventus avrebbe dovuto rappresentare il futuro del club bianconero in attacco. Dopo un debutto promettente, l’attaccante serbo ha avuto difficoltà a esprimere il suo massimo potenziale.
Nonostante il suo talento indiscutibile, Vlahovic ha segnato solo 7 gol in campionato finora, una cifra che non rende giustizia alle aspettative che il suo arrivo a Torino aveva suscitato. Il confronto con Kean, insomma, è impietoso. Mentre il giovane italiano sembra essere in una fase di crescita esponenziale, il serbo sta lottando per ritrovare la continuità di un tempo.
Il trasferimento di Kean dalla Juventus alla Fiorentina non è stato accolto con entusiasmo da tutti i tifosi, ma ormai i numeri e le prestazioni parlano chiaro. Il giocatore ha trovato un ambiente che lo valorizza, una squadra che punta su di lui come punto di riferimento in attacco.
La sua capacità di segnare in vari modi, la velocità e la determinazione con cui affronta ogni partita sono qualità che lo hanno già consacrato come uno dei migliori attaccanti italiani della Serie A. Inoltre, Kean sembra aver trovato una grande intesa con i suoi compagni di squadra, contribuendo attivamente anche nelle azioni di gioco che non portano direttamente al gol. Con 11 reti, è facilmente tra i migliori del campionato.
Vlahovic, al contrario, sta vivendo un periodo difficile a Torino. Non è un mistero che il suo rendimento sia stato altalenante e che la Juventus stia cercando il miglior Vlahovic, quello che aveva incantato la Serie A con la maglia della Fiorentina. La sua tecnica sopraffina e la sua presenza fisica potrebbero essere la chiave per il suo ritorno al top, ma, finora, i gol sono pochi e le prestazioni non sono state abbastanza costanti. Nonostante la fiducia di Motta, il serbo fatica a brillare come ci si aspetterebbe da un attaccante che ha avuto un costo così elevato.
Se oggi fosse necessario scegliere tra i due, la risposta sarebbe netta: Moise Kean sta nettamente facendo meglio di Vlahovic, in quanto a numeri e ad impatto sul gioco. La Juventus, che in estate ha “regalato” Kean alla Fiorentina, potrebbe guardare con un po’ di rimpianto a quella cessione, soprattutto alla luce delle difficoltà di Vlahovic. Non che il serbo non possa tornare a essere decisivo, ma la concorrenza è sempre più serrata e i margini di errore si stanno riducendo.
Che futuro attende i due attaccanti? Mentre Kean sembra destinato a crescere ancora, consolidando la sua posizione tra i migliori bomber della Serie A, Vlahovic ha ancora la possibilità di riscattarsi, ma dovrà farlo in fretta. L’impressione è che, per entrambi, il 2025 sarà un anno decisivo: uno per confermarsi come l’attaccante che tutti si aspettano, l’altro per ritrovare la strada giusta e continuare a splendere in una Juventus che ha bisogno di lui.
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