Il Napoli si ritrova in casa un problema importante, che fra poco rischia di diventare l’elefante nella stanza: ballano 100 milioni di euro
In un Napoli che fatica a ritrovare lo smalto della scorsa stagione, c’è una questione che tiene banco più di tutte. Una crisi che sta facendo discutere tifosi e addetti ai lavori, e che potrebbe avere ripercussioni pesanti non solo in campo, ma anche sul valore economico del club.
Tra le tante storie di questa annata, c’è quella di un giocatore che fino a pochi mesi fa sembrava intoccabile, un punto fermo del progetto azzurro. Eppure, il campo racconta un’altra storia: otto partite senza segnare, un record di astinenza dal gol che non si vedeva dalla scorsa stagione. Non era mai capitato che la rete gli mancasse per così tanto tempo. Parliamo ovviamente di Kvicha Kvaratskhelia, il piccolo caso nato fra gli azzurri nelle ultime settimane.
Nel frattempo, alle sue spalle c’è chi scalpita. David Neres, arrivato in estate per rinforzare il reparto offensivo, sta mettendo in campo prestazioni scintillanti. Dribbling, assist, e soprattutto quella fame che sembra mancare al suo compagno di reparto. Neres non è solo un’alternativa: con questa costanza, sta diventando una seria minaccia per il suo posto da titolare.
La sensazione è che, di questo passo, il georgiano potrebbe finire relegato in panchina, trasformando una crisi di rendimento in un vero e proprio caso.
Kvaratskhelia si è bloccato: il Napoli rischia di perdere un patrimonio
Oltre al campo, la situazione si complica anche sul piano contrattuale. L’accordo attuale lo lega al Napoli per una cifra relativamente bassa, circa 1,2 milioni di euro a stagione. Da mesi si discute di un rinnovo che dovrebbe portare il suo ingaggio a livelli più consoni al suo status, con l’inserimento di una clausola rescissoria fissata a 100 milioni.
Ma il problema è proprio questo: il rinnovo è bloccato. Le trattative si sono arenate e, con il rendimento attuale, la valutazione del giocatore rischia un drastico calo. La scorsa estate, il Napoli ha rifiutato un’offerta da 120 milioni di euro del PSG, puntando a blindarlo per il futuro. Oggi, però, quello scenario sembra sempre più lontano. Se la situazione non migliorerà, il club potrebbe trovarsi nella scomoda posizione di dover accettare una cessione al ribasso o, peggio, ritrovarsi con un talento svalutato e insoddisfatto.
Per il Napoli, la questione è delicatissima. Parliamo di un giocatore che, fino a poco tempo fa, rappresentava un fiore all’occhiello, un simbolo del progetto tecnico ed economico della società. Ora, però, tra gli errori in campo, il difficile rinnovo e l’ombra di Neres, tutto sembra più complicato.
La domanda che si pongono i tifosi è chiara: si tratta solo di un momento passeggero o c’è davvero il rischio di perdere uno dei principali artefici dello scudetto? Il Napoli ha bisogno di risposte. Non solo in campo, ma anche fuori. La gestione di questo caso sarà cruciale per capire se la società saprà tutelare un patrimonio importante o se finirà per vederlo sfuggire tra le mani. Una cosa è certa: ogni partita senza gol, ogni prestazione opaca, non fa che aumentare la pressione su tutti, dal giocatore alla dirigenza.