Simone Inzaghi pronto a un esperimento che potrebbe cambiare il volto all’Inter e all’intero mercato nerazzurro
Quando si parla di lungimiranza, nel calcio è facile pensare a mosse di mercato o intuizioni tattiche capaci di fare la differenza. E l’Inter, in questo senso, sembra aver già posto le basi per risolvere una questione che prima o poi si sarebbe imposta con urgenza: trovare una soluzione per un ruolo fondamentale nel reparto difensivo.
Con il tempo che avanza per giocatori come Acerbi e De Vrij, rispettivamente prossimi a compiere 37 e 33 anni, la necessità di pensare al futuro è evidente. Se l’olandese sta offrendo prestazioni solide, confermandosi una pedina affidabile in questa stagione, il discorso per Acerbi è più complesso: i suoi acciacchi fisici iniziano a pesare. Ecco perché l’Inter deve guardare oltre e trovare una figura capace di raccogliere l’eredità del ruolo più delicato nella retroguardia: quello di centrale.
Proprio in quest’ottica, l’ultima intuizione di Simone Inzaghi potrebbe rivelarsi decisiva. Durante la gara di Coppa Italia, il tecnico nerazzurro testerà un profilo che fino a poco tempo fa era considerato soltanto un’alternativa per i ruoli di braccetto destro o sinistro nella difesa a tre. Eppure, la scelta di schierarlo al centro ha lasciato intravedere un progetto ben più ambizioso.
Il giovane difensore, acquistato senza troppa fanfara nella scorsa estate, ha mostrato segnali di crescita impressionanti negli ultimi mesi. La sua capacità di adattarsi rapidamente ai dettami tattici di Inzaghi e la personalità dimostrata sul campo suggeriscono che potrebbe essere lui la risposta a un problema che sembrava destinato a costare caro sul mercato.
Inter, il mercato si complica: Bisseck risolve il problema centrale
La posizione di centrale difensivo è una delle più complesse da coprire. Non solo per l’importanza tattica, ma anche per i costi spesso proibitivi dei potenziali acquisti. Basti pensare al caso di Giorgio Scalvini, il giovane talento dell’Atalanta, per il quale si parla di valutazioni che superano i 40 milioni di euro. E se un’alternativa a parametro zero come Jonathan Tah sembra più abbordabile sulla carta, la concorrenza rende anche questa strada in salita.
Ecco perché l’esperimento di Inzaghi assume ancora più valore. L’Inter potrebbe aver trovato una soluzione interna, risparmiando milioni di euro e allo stesso tempo garantendo continuità a un progetto tecnico che valorizza i talenti già in rosa. Se Yann Bisseck riuscirà a consolidarsi in questo ruolo, il club avrà la possibilità di concentrare le proprie risorse su altri innesti, magari cercando un braccetto per completare la linea difensiva.
Questa nuova scommessa non è solo una mossa tattica, ma un segnale di fiducia che può rappresentare un punto di svolta. Inzaghi sta dimostrando di credere nelle potenzialità del gruppo e, soprattutto, di avere un occhio attento al futuro. Non è un caso che i minuti concessi al giovane difensore siano cresciuti progressivamente, segno di un processo di maturazione ben avviato.
La strada, ovviamente, è ancora lunga, ma i primi segnali sono incoraggianti. L’Inter ha sempre saputo reinventarsi nei momenti di necessità, e questa potrebbe essere l’ennesima dimostrazione di come la lungimiranza possa fare la differenza in un campionato sempre più competitivo.
Riuscirà l’Inter a rendere questo esperimento una certezza? La continuità sarà la chiave, così come la fiducia dell’allenatore e della dirigenza. In un calcio dove tutto cambia rapidamente, scoprire un talento in casa per un ruolo così importante potrebbe essere la mossa vincente per mantenere il club competitivo ad alti livelli. E magari, fra qualche mese, potremo guardare a questa intuizione di Inzaghi come a una delle scelte più decisive della stagione.