In Serie A ricordi a chi appartiene l’espulsione più veloce nella storia? Ecco il “reordman”
Nel calcio, si sa, il nervosismo può far perdere la testa. Un fallo troppo duro, una reazione fuori luogo, o una parola di troppo verso l’arbitro: tutte situazioni che possono far scattare un cartellino giallo o, nei casi più estremi, un espulsione. Ma c’è una particolare categoria di espulsioni che rimane nella storia per la loro incredibile velocità: quelle che arrivano subito, appena dopo l’inizio del match. Quando il cartellino rosso arriva addirittura nei primissimi secondi di gioco, il momento diventa quasi leggendario, un record tristemente segnato nei libri di statistica.
Le espulsioni, infatti, sono eventi piuttosto comuni nel calcio, ma quando accadono quasi all’inizio di una partita, suscitano scalpore e domande. A cosa stavano pensando i giocatori? Qual è stata la scintilla che ha fatto esplodere una reazione così immediata? In molti casi, l’espulsione è il risultato di un errore di valutazione, di un’azione impulsiva, o di una partita particolarmente tesa. Tuttavia, alcuni episodi sono destinati a restare impressi nella memoria collettiva per la loro velocità e per la loro assurdità.
Le espulsioni: quando il rosso genera polemiche
Le espulsioni nel calcio sono decisamente un argomento controverso. Ogni stagione, a prescindere dalla competizione, gli arbitri sono chiamati a prendere decisioni difficili in un contesto di alta pressione. Sebbene le regole siano chiare, con il cartellino rosso che può essere sventolato per falli gravi, condotta violenta o comportamento antisportivo, ogni decisione arbitrale è sempre soggetta alla discussione.
Ogni espulsione genera polemiche: è sempre giustificata? Avrebbe potuto essere evitata? O forse il cartellino è stato troppo severo? Se per un normale fallo può esserci un margine di dubbio, nei casi di espulsioni immediate, il giudizio è quasi sempre unanime: qualcosa di clamoroso è accaduto, e l’episodio diventa parte della storia.
Nel calcio italiano, la Serie A ha visto diverse espulsioni “veloci” nel corso degli anni, ma nessuna è riuscita a battere il record che riguarda un episodio che, purtroppo, è finito nella storia per motivi tutt’altro che positivi.
Il triste record: l’espulsione di Mattia De Sciglio
È il 25 ottobre 2015 quando si consuma uno degli episodi più veloci della storia del campionato di Serie A. Durante la partita tra Milan e Napoli, Mattia De Sciglio, difensore rossonero, entra in campo con l’intento di dare il massimo per la sua squadra, ma finisce per scrivere il suo nome nel libro dei record per un motivo che certamente non desiderava.
Appena 42 secondi dopo il fischio d’inizio, l’arbitro Nicola Rizzoli non ha dubbi: cartellino rosso diretto per De Sciglio. Il giovane difensore, nel tentativo di fermare José María Callejón in un contropiede, commette un fallo da ultimo uomo, un intervento che inevitabilmente gli costa l’espulsione.
L’episodio è stato uno shock per tutti, non solo per la rapidità con cui si è materializzata l’espulsione, ma anche per il contesto: una partita che, dopo appena un minuto di gioco, vede il Milan ridotto in dieci uomini. I rossoneri dovranno giocare per quasi tutta la partita in inferiorità numerica, con una situazione di svantaggio che si rivelerà decisiva nel risultato finale. Il Napoli, da parte sua, ne approfitterà per dominare il gioco, portandosi a casa una vittoria fondamentale per la sua stagione.
Ma come si sente un calciatore quando subisce una simile “beffa”? Per Mattia De Sciglio quel cartellino rosso rappresentò senza dubbio un duro colpo alla sua fiducia. Anche se la sua espulsione è stata frutto di un errore di valutazione e di una decisione inevitabile, l’episodio gli rimase impresso nella memoria, diventando una delle sue più grandi “scivolate” nella carriera.
Questa espulsione, che con i suoi 42 secondi ha superato il triste primato di Lulù Oliveira, il cui cartellino rosso arrivò al 50° secondo durante un Reggina-Cagliari del 1999, resta un record che, per quanto poco invidiabile, è destinato a rimanere nei libri di storia.
Il cartellino rosso che può decidere una gara
L’espulsione più veloce della Serie A ci ricorda quanto sia fragile il confine tra il controllo e l’impulsività nel calcio. La passione e la tensione possono travolgere anche i giocatori più esperti, ma a volte sono proprio gli errori, come un fallaccio prematuro, a segnare il destino di una partita. In questo caso, un gesto impulsivo che si è tradotto in un record, ma anche in un’opportunità mancata per una squadra che si è vista costretta a lottare con dieci uomini per tutta la partita.
In fondo, nel calcio come nella vita, è la gestione delle emozioni a fare la differenza. E, come spesso accade, basta un attimo per trasformare un sogno in un incubo.