I 10 infortuni peggiori della Serie A: sui primi due avrete parecchio da ridire

Abbiamo provato a mettere in “classifica” gli infortuni del nostro campionato: i più gravi di tutti sono due, ma discuteremo sul posizionamento

Il calcio, si sa, non è fatto solo di gioie e successi. Ogni stagione, ci sono momenti in cui la sfortuna si abbatte sui giocatori, mettendo in pausa i loro sogni e complicando i piani delle loro squadre.

Esce in barella
La classifica dei 10 infortuni più gravi di questo campionato (LaPresse) – serieanews.com

Quest’anno, la Serie A non è stata immune da questi colpi duri, con tanti protagonisti costretti a fermarsi per lunghi periodi. E quando il campo perde i suoi talenti, le ripercussioni non si fermano ai tifosi, ma si fanno sentire su classifiche, ambizioni e persino sugli equilibri delle squadre.

Prendiamo due casi emblematici, che meritano una menzione speciale fuori concorso. Gianluca Scamacca, colpito dalla rottura del crociato, ha dovuto affrontare uno degli infortuni più temuti per un calciatore. Fortunatamente, sembra che il suo recupero stia procedendo bene e il suo ritorno è previsto per fine gennaio. E poi c’è Edoardo Bove i cui problemi li conosciamo tutti e che non possono esattamente essere annoverati fra gli infortuni. Gli auguriamo di stare bene e tornare presto ma anche lui è fuori concorso.

Un altro infortunio recente è quello di Khvicha Kvaratskhelia, che si è lesionato il legamento collaterale mediale del ginocchio. Un colpo che terrà fuori il talento del Napoli fino a inizio anno, ma che, per fortuna, non sembra compromettere la stagione nel lungo termine.

Gli infortunati della Serie A: più grave Zapata o Bremer?

La lista è lunga, ma naturalmente alcuni infortuni pesano più di altri, per l’importanza in squadra, la gravità dell’infortunio e i lunghi tempi di recupero. Ecco quindi la classifica degli infortuni più significativi di questa stagione: partiamo dal decimo posto per arrivare a quello che – per noi – rappresenta la perdita più pesante per il nostro campionato. Forse non condividerete il posizionamento, ma la nostra analisi è questa qui.

10. Charpentier (Parma)

L’infortunio al tendine d’Achille è tra i più complessi da trattare, e per Charpentier la stagione è praticamente compromessa. Il rientro è previsto per l’estate 2025, un’assenza lunga che pesa sulla crescita di un giocatore che stava iniziando a dare un ottimo contributo alla causa del Parma. Una brutta tegola in un momento positivo per lui.


9. Gaspar (Lecce)

A guardarlo cadere in campo ci siamo spaventati tutti: sembrava qualcosa di terrificante ma in realtà il responso, seppur grave, ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Gaspar soffre di una lesione del collaterale con interessamento del crociato.

Gaspar
Kialonda Gaspar ha spaventato tutti in Roma-Lecce (LaPresse) – serieanews.com

Un infortunio che lo terrà lontano dai campi fino a febbraio 2025. Certo, l’assenza di Gaspar si farà sentire, ma il rientro è molto meno lontano di quanto sembrasse.


8. Okoye (Udinese)

Quando si fa male il portiere titolare di una squadra è sempre un bel guaio, e il problema occorso ad Okoye è di quelli seri. La sua lesione al legamento scafo-lunato lo costringe a un lungo stop fino a marzo 2025. L’Udinese ha già fatto sapere che sopperirà con il secondo portiere, il rumeno classe 2002 Razvan Sava che ha già esordito – molto bene – contro il Monza. Ma l’assenza di Okoye senza dubbio si farà sentire.


7. Cambiaghi (Bologna)

La lesione del crociato sofferta questa estate rappresenta una battuta d’arresto pesante per uno dei giovani talenti emergenti del nostro calcio. Cambiaghi, che stava iniziando a trovare spazio, sarà fuori fino ad aprile 2025. La paura è che questo infortunio freni la sua crescita, ma il ragazzo ha tutte le qualità per tornare più determinato di prima.


6. Circati (Parma)

Il crociato anteriore è una sentenza dura per un difensore come Circati, che salterà tutta la parte centrale della stagione, con un rientro fissato per aprile 2025. Una brutta tegola per il giovane difensore italo-australiano e soprattutto per il Parma, visto che Pecchia lo considerava titolare inamovibile e ne aveva fatto una colonna della sua difesa.


5. Cabal (Juventus)

Con quel brutto infortunio patito in Nazionale, anche Yoan Cabal si unisce alla lunga lista di giocatori colpiti dal crociato anteriore. Per lui, però, i tempi di recupero si allungano fino a luglio 2025. Un infortunio che pesa, soprattutto in ottica futura, considerando che la Juventus contava su di lui per rinforzare una difesa che già mostrava qualche crepa e ora a gennaio dovrà necessariamente tornare sul mercato.


4. Pellegri (Empoli)

Quando il legamento crociato cede, è difficile tornare a breve, e per Pellegri la stagione è già finita. Una notizia che pesa come un macigno per l’Empoli ma soprattutto per lui, che sembrava finalmente aver trovato la stagione della consacrazione dopo un lungo peregrinare.

Pietro Pellegri
Pietro Pellegri si è infortunato di nuovo gravemente (LaPresse) – serieanews.com

Una batosta dalla quale, vista la situazione, stavolta sarà molto difficile riprendersi. Gli auguriamo di farlo e di diventare quel campione che stava lasciando intravedere negli ultimi mesi. In bocca al lupo!


3. Malinovskyi (Genoa)

Il Genoa non potrà contare su uno dei suoi talenti più creativi fino ad aprile 2025. La lussazione articolare e la frattura del perone sono un mix devastante per un giocatore che avrebbe potuto fare la differenza. La squadra sta provando a trovare nuove soluzioni in mezzo al campo senza di lui ma con tutta probabilità sarà il mercato di gennaio a risolvere la questione una volta e per sempre.


2. Bremer (Juventus)

Il leader della difesa bianconera sarà fuori fino a giugno 2025 a causa di una lesione del crociato. Quella di Bremer è stata una perdita devastante per la Juventus, con un contraccolpo che si è sentito per diverse partite. Poi un po’ i sostituti un po’ gli accorgimenti tattici di Motta hanno sicuramente limitato i danni e reso la difesa comunque affidabile. Per tutto il resto c’è il mercato di gennaio.


1. Zapata (Torino)

E arriviamo al primissimo posto di questa classifica. Noi abbiamo scelto Zapata e l’abbiamo preferito a Bremer perché il problema occorso a Duvan ha rappresentato una vera tragedia sportiva per il Torino: lesione del crociato, menisco mediale e laterale. Zapata non solo salterà il resto della stagione, ma il suo recupero sarà lungo e delicato. Da quel momento il Toro, rivelazione di inizio campionato, non si è mai più ripreso. Speriamo invece che si riprenda lui, che a 33 anni dovrà rimettersi da un infortunio grave che spesso ha messo in difficoltà anche compagni decisamente più giovani di lui.

Gestione cookie