Teun Koopmeiners non sta incidendo come ci si aspettava nella Juve, e sta nascendo un piccolo “caso”: ne ha parlato anche Thiago Motta
È lecito aspettarsi di più da un giocatore arrivato con tanto clamore? Se chiedete ai tifosi della Juventus, la risposta sarà un sonoro “sì”. Siamo già all’undicesima giornata e il rendimento di Teun Koopmeiners non ha certo soddisfatto le aspettative. L’olandese, sbarcato a Torino dopo una lunga telenovela di mercato, è finito nel mirino della critica.
La verità è che Koopmeiners non ha avuto un inizio facile. Tra problemi di mercato e qualche acciacco fisico, inserirsi nel sistema di gioco bianconero non è stato semplice. Il centrocampista olandese ha mostrato solo a tratti quella visione e qualità che lo avevano reso un punto di riferimento nell’Atalanta. La Juventus, però, ha bisogno di stabilità, e il fatto che non abbia ancora trovato la sua miglior versione sta facendo emergere una certa impazienza nella tifoseria. Con appena 9 presenze e un solo assist, le cifre parlano chiaro e fanno storcere il naso a chi sperava in un impatto ben più significativo.
Ma se c’è una cosa che il calcio insegna, è che spesso i numeri non raccontano tutta la storia. E Thiago Motta, tecnico della Juve, è il primo a difendere il suo centrocampista. “Lui è un giocatore speciale per quello che trasmette alla squadra,” ha spiegato Motta, cercando di placare i malumori. “Volevo cambiarlo oggi, ma non ci riesco perché fa un gran bene alla squadra. È un giocatore diverso dagli altri.” Parole al miele, certo, ma bastano per spegnere le polemiche?
Si sa, a Torino la pressione è alta. I tifosi bianconeri non perdonano facilmente, soprattutto quando si tratta di giocatori che arrivano con un’etichetta pesante. Gli applausi diventano mugugni, e la pazienza si esaurisce in fretta. Ma Motta sembra avere una visione più a lungo termine. Per lui, Koopmeiners rappresenta un perno fondamentale del progetto, un giocatore che va oltre le statistiche. “Il faro del nostro gioco”, lo definisce, sottolineando l’importanza delle sue qualità anche se non si vedono immediatamente nei tabellini.
Forse, più di ogni altra cosa, Koopmeiners ha bisogno di tempo e di fiducia. L’adattamento al campionato italiano non è mai scontato, e il suo ruolo in mezzo al campo richiede un’attenzione particolare ai dettagli. Ma basterà questa protezione di Motta per far ricredere i più critici? Il rischio è che la pazienza finisca anche per lui e che prima o dopo, se non cambia qualcosa “Koop” possa finire per per trasformarsi in un caso esplosivo che rischia di compromettere ancora di più l’equilibrio della squadra.
Nel calcio, le cose cambiano in fretta. Basta una prestazione convincente per ribaltare le opinioni e restituire entusiasmo. E chissà, magari Koopmeiners troverà finalmente quella scintilla che gli permetterà di diventare il giocatore che tutti si aspettano. Per ora, però, resta una domanda aperta: quando vedremo il vero Koopmeiners con la maglia della Juve? E, soprattutto, quanto sarà ancora disposto Thiago Motta a difenderlo se i risultati non dovessero arrivare?
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