Paulo Dybala torna sotto la luce dei riflettori: tutta la verità sulla clausola per i club italiani e la volontà della Roma. Vediamo insieme cosa può succedere.
Torna il calciomercato e, inevitabilmente, torna a farse sentire il nome di Paulo Dybala. L’argentino è in grado di attirare su di sé la luce dei riflettori e di dar vita a un vortice di indiscrezioni che lo riguardano.
Ancora una volta si è tornati a parlare di un presunto interesse da parte dell’Inter, con Beppe Marotta che è un suo grande estimatore, ma come stanno davvero le cose in casa Roma? Qual è la verità sulla clausola rescissoria che riguarda il suo contratto?
Con l’arrivo della sessione estiva del mercato tornano a farsi sentire i rumors riguardanti Paulo Dybala. Nonostante i diversi problemi fisici che nel corso della stagione lo hanno purtroppo colpito, la sua classe e le sue qualità non sono mai state messe in dubbio. Anzi.
Nelle ultime ore è tornata a farsi sentire l’indiscrezione secondo cui l’Inter vorrebbe provare nuovamente ad affondare su di lui, non essendo riuscita a ottenere il suo cartellino a parametro zero nel 2022. Sarà utile fare chiarezza su come stanno le cose in casa Roma che, al momento, non ha nessuna intenzione di cederlo.
Dybala, la Roma non vuole cederlo: ecco come funziona la clausola rescissoria
Secondo gli accordi presi con l’agente al momento del passaggio alla Roma, nell’estate del 2022, il contratto di Paulo Dybala prevede una clausola rescissoria da 12 milioni di euro che sarà attiva nel mese di luglio di questo 2024. La cifra è la stessa, sia per l’estero sia per i club italiani. C’è allora solo un fattore che cambia.
Se dovesse bussare alla porta della Roma un club italiano, allora la società giallorossa potrebbe decidere se farlo partire o meno. In che modo? Facendo pagare la clausola in caso di uscita oppure chiudendo la porta, per ‘trattenerlo’, ma pagando al tempo stesso un bonus di circa la metà della clausola ovvero 5 milioni di euro.
Da luglio, inoltre, Dybala alla Roma andrà a guadagnare 7,5 milioni di euro (rispetto ai 4 milioni guadagnati finora come previsto alla firma del contratto nel 2022) più 2 milioni di bonus. L’argentino potrebbe perciò anche decidere di rinnovare e di spalmare questo stesso ingaggio su tre anni, come riferito dal ‘Corriere dello Sport’, per non pesare eccessivamente sulle casse giallorosse. Da Trigoria non c’è nessuna intenzione di lasciarlo partire.