C’è grande rammarico nell’ambiente Inter per l’eliminazione dalla Champions League. In realtà c’è poco da recriminare.
Con l’eliminazione ai calci di rigore contro l’Atletico Madrid esce anche l’Inter capolista della Serie A, non ci sarà nessuna italiana tra le migliori 8 della Champions League. I nerazzurri – visto il dominio attuato negli ultimi mesi in campionato – avevano illuso e c’erano speranze soprattutto su loro per il proseguo del torneo.
L’Inter dopo 3 mesi di sole vittorie in campionato si è arresa all’Atletico di Simeone, una squadra in difficoltà in campionato, ma sempre ostica da sfidare negli scontri ad eliminazione diretta. Ne sa qualcosa d’altronde il Real Madrid di Ancelotti, sconfitto due volte in questa stagione dai Colchoneros.
L’Inter subisce la legge del Metropolitano, arriva scarico all’appuntamento più importante dell’anno ed esce agli Ottavi di Champions, non difendendo la finale dello scorso anno. Inter e Atletico si sono equivalse per 180 minuti, i nerazzurri meglio a Milano mentre gli spagnoli meglio in casa ed entrambe le squadre potevano vincere prima della fine dei tempi regolamentari.
L’Inter ha offerto una buona prova, ma si è persa in singoli episodi tra andata e ritorno. I gravi errori di Arnautovic a Milano e quelli di Dumfries, Pavard e Thuram a Madrid hanno spento i sogni di gloria nerazzurri e definito forse quella che è la vera formazione.
La serie di vittorie in campionato aveva illuso, ma ancora una volta l’Inter ha evidenziato di avere pochi ricambi, una rosa per certi versi corta. Ieri sono entrati in un Ottavo Champions il solo Frattesi da Nazionale e poi Acerbi, Darmian (ottimi comunque), Bisseck, Klaassen e Alexis Sanchez. Nell’Atletico sono entrati Correa, Riquelme, Depay, Azpilicueta e Saul. Un divario nei cambi abbastanza netto e su questo i nerazzurri devono lavorare.
Arnautovic e Sanchez poche volte sono apparsi degni di dare cambio agli attaccanti titolari e Lautaro e Thuram sono arrivati scarichi alla sfida dell’anno. Un errore di strategia di mercato più che di Inzaghi, già capace di fare il massimo con la rosa a disposizione.
La sconfitta di Madrid insegna proprio questo: l’Inter di questa stagione ha fatto il massimo, lottare su più fronti con questa rosa è complicato e il tecnico nerazzurro potrà lavorare per fare meglio il prossimo anno.
Quel che non deve assolutamente passare è la critica sia Inzaghi che all’Inter visto che – comunque vada – ovviamente sempre in caso di scudetto, i nerazzurri avranno vinto campionato e Supercoppa e raggiunto obiettivo minimo di qualificazione agli Ottavi in Champions. Per questa squadra è oro colato, andare oltre sarebbe in questo momento sopravvalutare questa Inter e al momento nessuno se lo può permettere.
Ora testa al campionato e pensare ai prossimi obiettivi stagionali, magari un record di punti che non sembra cosi lontano.
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