L’Italia U20 raggiungeva, quasi un anno fa, una sorprendente finale dei Mondiali di categoria, facendo sperare bene per il futuro dei giovani azzurri. Che fine hanno fatto ora?
Lo scorso giugno, un gruppo di ragazzi in maglia azzurra aveva fatto sognare i tifosi del Bel Paese. Dopo due assenze consecutive dai Mondiali, la nazionale arrivava non solo a disputare la Coppa del Mondo, ma addirittura ad arrivare in finale. Solo che si trattava ovviamente dell’Italia U20, impegnata nei Mondiali di categoria del 2023. Ma l’impresa dei ragazzi allenati da Carmine Nunziata aveva fatto ben sperare per il ricambio generazionale della squadra maggiore in profonda crisi.
È passato quasi un anno da allora (nove mesi dalla finale con l’Uruguay, per la precisione), forse troppo poco per dare dei giudizi. Ma la verità è che nessuno dei grandi talenti di quella squadra sembra oggi nelle condizioni di poter essere convocato da Spalletti per gli Europei della prossima estate. Cesare Casadei, capocannoniere e miglior giocatore della Coppa del Mondo U20, ha passato una prima metà della stagione da comprimario in Championship col Leicester, e attualmente è riserva nel Chelsea.
Simone Pafundi, il talento di cui da tempo parla il calcio italiano, è stato prestato al Losanna dall’Udinese, gioca titolare ma non ha ancora segnato, e la sua squadra è penultima in classifica. Tommaso Baldanzi, stella dell’Empoli l’anno scorso in Serie A, è quello messo meglio: a gennaio si è trasferito alla Roma, dove attualmente fa però la riserva di Dybala e sta giocando pochino. Questi tre erano in assoluto i talenti più in vista di quella squadra.
Anche il resto della squadra che disputò la finale mondiale dell’11 giugno non sta proprio rubando l’occhio. Giuseppe Ambrosino, centravanti titolare di proprietà del Napoli, ha segnato appena 2 reti con il Catanzaro in Serie B, proprio come Francesco Pio Esposito con lo Spezia (in prestito dall’Inter). Il centrocampista Luca Pisilli ha fatto 9 minuti contro il Bologna lo scorso dicembre, con la maglia della Roma. Luca Lipani ha sei scampoli di partite tra Serie A e Coppa Italia col Sassuolo.
A sorpresa, quello che al momento sta facendo vedere le cose migliori di quell’Italia U20 è il mediano Matteo Prati, titolare del Cagliari in Serie A con 18 presenze (anche se, da febbraio, è finito in panchina). Non se la stanno cavando malissimo, in Serie B, Samuel Giovane all’Ascoli e Daniele Ghilardi alla Sampdoria, entrambi titolarissimi. In Svizzera, anche Mattia Zanotti sta giocando molto nel San Gallo quinto in classifica, in prestito dall’Inter.
Stiamo parlando di giocatori giovani, quindi c’è ancora tempo per crescere e trovare le proprie opportunità. Però è evidente che il clamore e l’interesse suscitati la scorsa estate siano ormai stati dimenticati. Colpisce in particolare che proprio i giocatori di punta di quella formazione azzurra non siano ancora riusciti a ritagliarsi uno spazio di primo piano in club importanti in Europa.
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