Il talento argentino classe 2002 è ad un passo dalla Juventus. Ecco da dove arriva e le sue caratteristiche tecniche.
La Juventus si prepara ad affrontare una seconda parte di stagione impegnativa. A poche ore dall’attesissimo match contro l’Inter, e a poche ore dalla chiusura del mercato invernale, i bianconeri piazzano un colpo in entrata.
La sfida ai nerazzurri, prevista per domenica sera, potrebbe non garantire il primo posto alla Juventus. Vincere, però, darebbe un grosso segnale di cambiamento e di continuità rispetto alla passata stagione. Per continuare su questa striscia, però, c’è bisogno di qualche rinforzo. Ecco allora che arriva Carlos Alcaraz, da non confondere col tennista spagnolo. Non ci sono ancora le firme sul contratto, ma il centrocampista argentino classe 2002 sembra ad un passo dai bianconeri, con le visite mediche già svolte a Londra. Arriva in prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 35-40 milioni di euro.
Ma chi è il giovane talento, tanto voluto da Cristiano Giuntoli, che andrà ad arricchire il centrocampo di Massimiliano Allegri?
Carlos Alcaraz, caratteristiche e storia del classe 2002
Carlos Alcaraz inizia la sua carriera al Racing, in Argentina, nello stesso club di Lautaro Martinez. Con il club argentino 83 presenze con 12 reti e 5 assist all’arrivo. E, in più, la Supercoppa del 2022 vinta con il gol decisivo contro i Boca Juniors. A gennaio 2023 è passato al Southampton per quasi 14 milioni di euro, con cui ha avuto anche un buon impatto segnando 8 reti e 5 assist fino ad ora.
Carlos Alcaraz era finito nel mirino di Cristiano Giuntoli già dai tempi del Napoli, quando l’ex direttore sportivo azzurro aveva avviato i contatti dopo la retrocessione degli inglesi in Championship. Il classe 2002 può fare il centrocampista centrale ma anche la mezz’ala offensiva. In carriera è stato utilizzato anche come trequartista o ala offensiva. Nel Southampton ha giocato anche come attaccante e, in Argentina, addirittura come terzino.
Carlos Alcaraz, dunque, è un “tuttocampista” che fa della grinta e del temperamento il suo punto di forza. “Sono fatto così, non mi piace perdere”, aveva dichiarato al termine del match di Supercoppa dove ottenne 3 giornate di squalifica per aver innescato una rissa dopo aver fatto gesti ai tifosi avversari. Una “garra” che, però, sembra essere riuscito a domare almeno dal punto di vista disciplinare. In Inghilterra 9 ammonizioni e mai un cartellino rosso.