Il consiglio comunale di Udine ha negato la cittadinanza onoraria a Mike Maignan dopo gli insulti razzisti ricevuti durante Udinese-Milan
Sono tante le cose che si potrebbero dire e scrivere sul razzismo nel mondo del calcio. L’ultimo evento vergognoso che ha caratterizzato una partita in Serie A è quello del Bluenergy Stadium durante Udinese-Milan.
Mike Maignan, portiere dei rossoneri, è stato vittima di insulti razzisti da parte della curva occupata dai tifosi bianconeri. Il portiere francese dopo continui insulti e un richiamo dallo speaker che non ha sortito gli effetti sperati, si è rifiutato di continuare a giocare.
L’arbitro Maresca ha provveduto immediatamente alla sospensione della partita, come da regolamento. Alcuni giocatori – tra cui Pereyra, capitano dell’Udinese – hanno provato a calmare i tifosi presenti in curva. Nel frattempo, Maignan ha mandato un chiarissimo messaggio togliendosi i guanti e tornando nel tunnel degli spogliatoi, poi seguito anche dai suoi compagni di squadra. Un gesto di una potenza enorme.
Dopo qualche minuto, la partita ha proseguito il suo normale svolgimento con l’avvertimento di Maresca su una possibile sospensione definitiva del match in caso di ulteriori cori razzisti. Il sindaco di Udine aveva proposto la cittadinanza onoraria a Maignan dopo ciò che è accaduto, per dimostrargli solidarietà e ricevere un abbraccio simbolico dalla città.
La proposta del sindaco Alberto Felice De Toni è stata bocciata dal consiglio comunale. Alla proposta per essere approvata servivano tre quarti dei voti favorevoli: 13 consiglieri – dell’opposizione del centro-destra – hanno votato contro, mentre 25 erano stati i voti a favore.
Di seguito, il commento a caldo del sindaco De Toni riportato da ‘Il Fatto Quotidiano’: “Occasione persa per dimostrare che la nostra città è unita e si distanzia da ciò che è accaduto che non rappresenta minimamente la città né tanto meno i nostri tifosi”.
Queste invece le parole dell’ex sindaco Fontanini, oggi all’opposizione: “La cittadinanza onoraria viene riconosciuta a personalità che hanno contribuito al benessere socio-culturale dei cittadini. La vicenda di Maignan non rientra in questa fattispecie anche se va condannata”.
Insomma, la vicenda relativa a Maignan non porterà ad alcuna cittadinanza onoraria della città di Udine dopo i vergognosi insulti razzisti. Le autorità hanno comunque già individuato sei tifosi protagonisti di questa vicenda e l’Udinese ha già reso noto che li allontanerà a vita dallo stadio, nonostante il daspo ricevuto sia stato di cinque anni.
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