Un ex giocatore della Nazionale italiana ha rilasciato delle dichiarazioni sul grandissimo Gigi Riva, scomparso in questi giorni.
Il mondo del calcio italiano, e non solo, ha pianto la scomparsa in questi giorni una delle sue più grandi leggende, ovvero Gigi Riva. L’ex attaccante del Cagliari e della nostra Nazionale è infatti scomparso l’altro ieri all’età di 79 anni. Una volta ‘ufficializzata’ questa triste notizia, di fatto, tutto il Paese si è fermato per rendere omaggio ad uno dei calciatori più rappresentativi del movimento italiano.
Gigi Riva, di fatto, è stato una vera icona della Nazionale, basti pensare che il suo score di 35 gol con la maglia azzurra ancora non è stato battuto da nessuno. Con l’Italia, infatti, ‘Rombo di Tuono’ (il soprannome che gli è stato affibbiato da Gianni Brera) ha un Europeo, ovvero l’edizione casalinga, ed è arrivato in finale nel Mondiale del 1970.
Tuttavia, il nome di Gigi Riva è legato soprattutto al Cagliari. L’ex attaccante, tranne la sua prima stagione da professionista con il Legnano, ha infatti giocato sempre con la maglia in Sardegna dove ha vinto uno storico Scudetto nel 1970. Una volta archiviata la carriera da giocatore, di fatto, Gigi Riva è stato per tantissimi anni il Capo Delegazione della Nazionale italiana. Proprio un ex giocatore dell’Italia ha svelato un retroscena sul Mondiale del 1994 perso dalla selezione guidata da Arrigo Sacchi ai calci di rigore contro il Brasile.
Apolloni: “Riva rincuorò Baggio non appena sbagliò il rigore. Abbiamo perso un punto di riferimento”
Luigi Apolloni, esattamente ai microfoni ufficiali di ‘TvPlay’, ha infatti parlato così di Gigi Riva: “Finale persa nel 1994? Quando Baggio sbagliò il rigore, andai da lui per confortarlo e al mio fianco c’era proprio Riva che gli ricordò che anche lui perse una finale contro il Brasile nel 1970. E’ stato un punto di riferimento anche da dirigente”.
L’ex giocatore del Parma e della Nazionale ha poi continuato il suo intervento: “Mi dispiace tantissimo della scomparsa di Riva. Aveva un senso dei ruoli incredibile: sapeva stare al suo posto, ma aveva una parola di conforto per tutti. Quando esordii, venne da me e mi fece i complimenti. Mi ricordo che giocai anche il match successivo, ma non quello dopo e lì mi rincuorò. Era una persona straordinaria. Lui era particolare, perché ha saputo valorizzare il senso di appartenenza con i suoi rifiuti alle grandi squadre per continuare a giocare con il Cagliari”.
Le dichiarazioni di Luigi Apolloni, dunque, sono terminate così: “Buffon è degno erede? Gigi è una figura di spicco del calcio mondiale: ha vinto tutto quanto, è stato il miglior portiere al mondo. Anche lui sarà un punto di riferimento. Da Gigi Riva a Gigi Buffon: i ‘Gigi’ sono forti”.