Addio a Gigi Riva, quella volta che Rombo di Tuono stregò anche Francesco Totti

È scomparso ieri, a 79 anni, Rombo di Tuono. Tantissime le storie che lo vedono protagonista, e una raccontata da Francesco Totti.

Gigi Riva se n’è andato, all’età di 79 anni, in un lunedì che verrà per sempre ricordato come il giorno in cui ci ha lasciato Rombo di Tuono. Solo un paio d’re dopo il malore, dal quale sembrava essere uscito in piedi come dopo ogni contrasto in campo, si è spento a seguito di un arresto cardiaco.

Addio Riva
Gigi Riva, addio a Rombo di Tuono (ansafoto.it) serieanews.com

“È stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile”, ha dichiarato il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Si perchè Gigi era amato da tutti, perchè era il simbolo di un calcio romantico e scomparso. Una sola città ed una sola maglia nel suo cuore, quella del Cagliari traghettato verso l’unico scudetto nel 1070. Ma anche la maglia della Nazionale, con il 4-3 alla Germania nella “partita del secolo”.

Aveva conquistato i cuori di tutti perchè era riuscito a vivere il Paese al massimo. Come quando Raffaella Carrà gli dedicò una canzone durante la terza puntata di Canzonissima. O come quella volta che venne scelto un verso di Grazia Deledda, Premio Nobel per la Letteratura, per quello che sarebbe stato il suo soprannome per la vita, Rombo di Tuono.

Gigi Riva, il calcio e quell’episodio con Francesco Totti

Sono tanti gli episodi memorabili che raccontato la persona di Gigi Riva e la grandezza che ha dimostrato in campo che fuori. Alcuni sono impressi nella memoria, seppur fotografica, di tutti. I festeggiamenti per lo scudetto, la rovesciata contro il Vicenza, o anche l’iconica vittoria contro le Germania nei Mondiali in Messico 1970.

Addio Riva
Gigi Riva da dirigente della Nazionale con Fabio Cannavaro (ansafoto.it) serieanews.com

C’è, però, una seconda vita di Gigi Riva da dirigente della Nazionale, dove probabilmente ha dimostrato tutto il suo attaccamento anche quando ormai aveva smesso di giocare da parecchi anni.

Uno degli aneddoti più significativi lo ha raccontato Francesco Totti nel suo libro “Un Capitano”. L’Italia aveva appena vinto il Mondiale 2006, ed era tornata a Roma per la consueta sfilata in pullman scoperto. Gigi Riva, però, rinunciò a quella festa. “Quando sentì che sul pullman non sarebbe salita solo la squadra con lo staff, ma anche addetti federali e qualche uomo politico, scese dal pullman col suo trolley e se ne andò. Non amava i politici, specie quelli che prima dell’inizio del Mondiale dissero che forse, dopo Calciopoli sarebbe stato meglio rimanere a casa”, scrive Totti nel suo libro. “Se prima lo ammiravo, adesso sento di amarlo, per il suo passato da campione e per la sua disponibilità a mettersi sempre dalla parte dei giocatori”.

 

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