A scuola da Allegri, la rinascita della Juve passa dalla mente del tecnico bianconero

Numeri e dati di una rinascita. Ecco come il tecnico toscano è riuscito a far tornare la Juventus ai vertici della serie A.

La vittoria di ieri contro il Sassuolo consente alla Juventus di rimanere al secondo posto a due punti di distanza dall’Inter e a sette sul Milan. Dopo venti giornate di campionato la situazione sembra ormai piuttosto chiara: i bianconeri sembrano sono l’unica squadra che può contrastare l’Inter. Ma cosa è successo dall’anno scorso? Come sono riusciti, i bianconeri, a passare dal dodicesimo posto in classifica (al netto della penalizzazione di quindici punti), al secondo?

Crescita Juventus
Max Allegri ha rivoluzionato la Juve, ecco come (LaPressefoto.it) serieanews.com

Quello che emerge è innanzitutto una ritrovata sicurezza difensiva (12 le reti subite finora rispetto alle 17 dell’anno scorso) ma anche un apporto concreto della stessa difesa all’attacco. Sono infatti 5, delle 32 reti totali prodotte dalla Juventus, i gol segnati dalla difesa juventina. Un gioco certamente difensivo, come nel più classico stile “allegriano”, ma più propositivo soprattutto grazie all’inserimento in rosa di giovani come Cambiaso e Yildiz.

Undici punti in più rispetto all’anno scorso sono la testimonianza che la Juventus è cresciuta, e probabilmente lo ha fatto grazie al carattere calcolatore di Allegri, che guarda al campionato in modo sempre più razionale.

Juventus, gli scontri diretti sono la chiave: il dato

A contribuire alla crescita bianconera sono certamente anche Vlahovic e Chiesa. La loro presenza pesa molto in campo sia a livello mentale che numerico. Alla ventesima giornata il serbo aveva saltato già otto partite per infortunio, e aveva segnato 6 gol rispetto ai 9 attuali. Chiesa, invece, aveva avuto un inizio difficile, lontano dal campo fino alla dodicesima giornata. Sei i gol segnati dall’italiano in questa stagione.

Crescita Juventus
Chiesa e Vlahovic sono il volto della rinascita (LaPressefoto.it) serieanews.com

Ciò che sembra fare realmente la differenza, però, sono gli scontri diretti. L’anno scorso nel girone d’andata la Juventus aveva vinto soltanto contro Inter e Lazio, perdendo invece con Milan e Napoli e pareggiando contro Roma e Atalanta. Situazione completamente opposta, invece, quest’anno con i bianconeri che non hanno perso nemmeno uno degli scontri diretti, vincendo contro Lazio, Milan, Fiorentina, Napoli e Roma, e pareggiando contro Atalanta e Inter.

Tornando al carattere di Allegri, dunque, è chiaro che la stagione juventina è frutto di un ritorno alle origini. Il tecnico toscano è riuscito a far tornare nei suoi calciatori quella consistenza che aveva caratterizzato la Juventus negli anni dei nove scudetti soprattuto nelle partite casalinghe. Non è un caso, infatti, che la Juventus non abbia mai perso in casa finora.

Difesa, consistenza e razionalità sono, quindi, le parole chiave della stagione bianconera. Pochi passi falsi e tanta sostanza, in una stagione dove l’assenza delle coppe potrebbe dare un grande vantaggio alla Juventus.

 

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