Tensione altissima in casa Paris Saint Germain, nelle ultime ore il club parigino potrebbe subire due importanti scossoni.
Il 2024 non poteva iniziare in modo peggiore per il Paris Saint Germain. Negli ultimi giorni, infatti, sono due le situazioni che preoccupano i vertici del club parigino. La prima è legata al futuro di Kylian Mbappé. L’attaccante francese si trova davanti un bivio: rimanere al Psg o cambiare squadra e volare, molto probabilmente, al Real Madrid.
Come scritto da L’Equipe nell’edizione odierna, Mbappé dovrebbe decidere entro la fine del mese, in quanto dal 1° febbraio sarà libero di trattare con altri club. Una scelta difficile per lui. Se dovesse rinnovare con il club francese incasserebbe il famoso “premio fedeltà” di 80 milioni di euro. Se dovesse andare al Real Madrid, invece, avrebbe la possibilità di far parte del club più titolato al mondo. Soldi o fama, dunque? È questa la scelta che Mbappé dovrà tra meno di un mese.
Attenzione, però, perchè c’è un’altra vicenda che preoccupa non poco il club parigino. Negli ultimi giorni, infatti, la giustizia francese ha ricominciato ad indagare su un vecchio caso.
Paris Saint Germain di nuovo sotto indagine: ecco perché
Si tratta del trasferimento di Neymar dal Barcellona al Paris Saint Germain. Siamo nell’estate del 2017, e il club di Al Khelaifi mette a segno il colpo più costoso della storia del calcio, acquistando il cartellino di Neymar per ben 222 milioni di euro. Dov’è il problema, quindi?
Secondo gli inquirenti francesi alla base del trasferimento ci sarebbe un accordo Jean-Martial Ribes, allora direttore della comunicazione del Psg, Hugues Renson, membro del partito di Macron e l’ex vice presidente dell’Assemblea Nazionale. Dalle loro conversazioni pare che Renson abbia aiutato il club parigino con dei vantaggi fiscali per riuscire a completare l’operazione, in cambio di biglietti per lo stadio e altri benefici.
A quanto pare Renson avrebbe contattato diversi ministri per poi rendere conto ad alcuni vertici del Paris Saint Germain, tra cui lo stesso Al Khelaifi. Tra gli indagati ci sarebbe anche Gérald Dermanin, allora Ministro dei conti pubblici, che oggi è diventato Ministro dell’interno.