Lotito è stato piuttosto esplicito nel condannare l’abolizione del Decreto Crescita voluta dal governo, dicendo che danneggiare tre club di Serie A.
La marcia funebre del Decreto Crescita vede in prima fila, a portare la bara, i club della Serie A e, ovviamente, anche il loro principale rappresentante in parlamento, Claudio Lotito. Il 66enne presidente della Lazio è stato eletto senatore lo scorso ottobre per Forza Italia, e non è mai stato un segreto che il suo ruolo dovesse essere quello di garante degli interessi dei club di calcio. Ecco perché la decisione del governo di abolire il decreto è innanzitutto una sua sconfitta politica e personale.
La decisione è maturata, con un doppio colpo di scena, nella giornata di ieri. Che si andava verso uno stop alla legge era noto da mesi, ma all’improvviso era sembrata possibile una proroga. Ipotesi lanciata ma poi smentita in poche ore dal governo, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini che l’ha anche definita una norma “immorale”. In questo modo, i club della massima serie italiana andranno a perdere diversi vantaggi fiscali, e il timore è che questo possa indebolire il campionato.
Ma Lotito non ha fatto mancare il suo esplicito disappunto, che rappresenta anche un fatto politico rilevante, dato che il presidente della Lazio fa parte della maggioranza di governo che ha abolito il decreto. Ai microfoni di ‘Notizie.com’, ha bollato questa decisione dell’esecutivo come “una bella e grande fesseria”, ma si è spinto anche oltre, soprattutto nei termini. Secondo Lotito, lo stop al Decreto Crescita “distruggerà” alcune società italiane, e ha citato Juventus, Milan e Roma.
Che le società italiane, soprattutto le prime della classe, subiranno un contraccolpo economico per via dello stop alla norma, è abbastanza scontato. Già lo scorso ottobre, quando era emersa per la prima volta l’eventualità di un’abrogazione, la ‘Gazzetta dello Sport’ aveva calcolato che proprio il Milan sarebbe stato il club maggiormente danneggiato. Nel conteggio rientravano anche Juventus e Roma, ma pure Inter, Napoli e – ovviamente – la Lazio. Ma i numeri sembrano meno allarmanti del previsto.
Secondo la ‘Gazzetta’, i rossoneri perderebbero 9 milioni di euro a partire dal 2024, che non sono pochi ma neppure abbastanza da “distruggere” il club. E i dati relativi alle altre squadre sono ancora più contenuti: 3,5 milioni per la Roma, addirittura un solo milione per la Juventus. Meno bene andranno invece le cose per l’Inter, che dovrebbe rimetterci ben 7 milioni, mentre per Napoli e Lazio le perdite previste saranno rispettivamente di 2,3 e 2,1 milioni. Se questi numeri dovessero essere confermati, l’allarmismo di Lotito e della Serie A risulterebbe decisamente esagerato.
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