La Lazio alle prese con tre casi spinosi. Vecino verso la cessione dopo il diverbio avuto con sarri. Rebus Zaccagni e Felipe Anderson.
La vittoria ottenuta ai danni del Cagliari nell’ultimo turno di campionato non è bastata a risollevare l’umore in casa Lazio. I biancocelesti, al termine della partita, sono stati infatti fischiati dal pubblico presente allo stadio Olimpico a causa della tutt’altro che scintillante prestazione offerta in campo. E non finisce qua, perché proprio nelle scorse ore è andato in scena un violento diverbio tra Matias Vecino e Maurizio Sarri che avrà delle ripercussioni concrete durante la sessione invernale del mercato.
L’ex Inter, in particolare, si è lamentato a gran voce per il poco spazio ricevuto nelle ultime settimane: in panchina e non utilizzato lo scorso 3 novembre a Bologna, nelle successive tre partite giocate contro la Roma, la Salernitana ed il Cagliari è rimasto ancora fuori dalla formazione titolare totalizzando appena 26 minuti. Un bottino deludente, che ha provocato il malumore del 32enne: il faccia a faccia, in seguito, è degenerato in un’accesa discussione che ha portato all’allontanamento del centrocampista e alla mancata convocazione per la sfida odierna di Coppa Italia.
Stando a quanto riportato nell’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, l’avventura nella capitale di Vecino rischia di essersi conclusa: possibile, in tal senso, un trasferimento al Galatasaray che aveva cercato di prenderlo già nella scorsa estate senza però riuscire nell’intento, a causa del veto imposto proprio da Sarri. Il rapporto tra i due sembrava ottimo. Ora, invece, si è deteriorato al punto da rendere quanto mai concreta la separazione a gennaio.
Lazio, Vecino non convocato: partirà a gennaio. Due casi scuotono l’ambiente biancoceleste
Ma non finisce qua, perché nell’ambiente biancoceleste continuano a tenere banco i casi riguardanti Mattia Zaccagni e Felipe Anderson. Il primo è legato alla Lazio fino al 30 giugno 2025 mentre il brasiliano andrà in scadenza tra 7 mesi. Le trattative riguardanti i rinnovi dei loro contratti, però, sono state fermate dal presidente Claudio Lotito deluso dal loro rendimento: l’ex Verona, ad esempio, è fermo ad un gol ed un assist in 16 apparizioni complessive.
Il 30enne, invece, ha messo a referto una rete e 5 passaggi vincenti in 19 presenze. Numeri che non soddisfano il numero uno biancoceleste, non intenzionato a soddisfare le pretese economiche dei due calciatori. L’addio di entrambi, quindi, rappresenta uno scenario più che plausibile: la Juventus si è messa alla finestra, raccogliendo le prime informazioni sul loro conto.