Kevin Prince Boateng ha rilasciato alcune dichiarazioni sia sulla sua esperienza da giocatore del Milan che su Leao.
Nell’ultimo turno di campionato prima della sosta per gli impegni delle varie nazionali, vi sono state due grosse sorprese. La prima è stata il pareggio del Milan al Via del Mare contro il Lecce, mentre la seconda è stata l’incredibile sconfitta rimediata allo Stadio Diego Armando Maradona dal Napoli campione d’Italia contro l’Empoli.
Proprio quest’ultimo risultato ha portato l’avvicendamento sulla panchina del team partenopeo tra Rudi Garcia e Walter Mazzarri. Se il Napoli ha cambiato allenatore, almeno per il momento, la dirigenza del Milan ha ribadito la propria fiducia su Stefano Pioli. Tuttavia, il tecnico è in ansia per le condizioni di Rafael Leao.
Il portoghese, proprio nel corso della gara di sabato scorso contro il Lecce, ha riportato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro. Le condizioni dell’ex Lilla saranno valutate di giorno in giorno, ma quasi sicuramente dovrebbe saltare il primo match dopo la sosta,ovvero quello contro la Fiorentina. L’obiettivo dello staff sanitario del Milan è quello di riavere Leao a disposizione per la sfida di ritorno di Champions League contro il Borussia Dortmund. Tuttavia, in attesa del suo recupero, sul talento rossonero bisogna registrare le dichiarazioni di Kevin Prince Boateng.
Kevin Prince Boateng: “Per lo Scudetto tifo Milan”
L’ex centrocampista del Milan, esattamente ai microfoni ufficiali di ‘TvPlay’, ha infatti rilasciato queste dichiarazioni sul calciatore portoghese: “Leao era fortissimo, ma Balotelli era di un altro livello, lui era un fenomeno. Ho giocato con Mario ed ho visto cosa riesce a fare quando è serio”.
Kevin Prince Boateng, che con il Milan ha vinto un campionato ed una Supercoppa italiana, si è poi soffermato sul suo addio al team meneghino: “Quando sono arrivato c’erano grandi campioni, poi dopo non avevo più le disponibilità economiche di una volta. Quando perdevamo era colpa mia, quando vincevamo non ero mai abbastanza. Si può dire che ero diventato il calciatore più rappresentativo della squadra ed avevo troppe responsabilità. Mi sono detto di andarmene quando vedevo Balotelli, che era appena arrivato al Milan, fermato da tutti i tifosi”.
Il ghanese ha poi parlato della stagione di quest’anno: “Allegri alla Juve non ha i campioni di una volta, ma giocano una volta a settimana e lotteranno per lo Scudetto. Con Allegri non si litiga mai, lui è sereno ed equilibrato anche nei momenti di difficoltà. Anche se non gioca bene sta portando i risultati ed è quello che conta. Scudetto? Tifo Milan, guardo più la Serie A che la Bundesliga”.