Grande festa in casa Juventus che, oltre alla vittoria nel finale contro il Verona, ha anche altro di cui essere contenta.
I bianconeri sono ora al secondo posto in classifica dopo il pareggio tra Napoli e Milan. La vittoria contro il Verona grazie al gol di Cambiaso regala la terza vittoria consecutiva alla Juventus ed il quinto risultato utile consecutivo. Ma non è l’unica motivazione per cui i bianconeri devono festeggiare.
C’è un altro motivo, un giocatore per la precisione, che fa ben sperare in vista del futuro. Si tratta di Mathias Soulè, giovane italo argentino classe 2003 che, mandato in prestito al Frosinone, sta emergendo nelle ultime partite prendendosi i ciociari sulle spalle.
Già 5 gol ed un assist per lui in questo campionato, con la doppietta di ieri siglata contro il Cagliari che mette la ciliegina sulla torta ad un inizio di stagione già di per sé straordinario. Veniva da una media di soli 21 minuti a partita con la maglia della Juventus, che oggi però lo guarda da lontano strizzandogli l’occhio per un futuro, non così tanto lontano.
Mathias Soulè, futuro roseo: dal ritorno alla Juve alla Nazionale
La Juventus è alla ricerca di rinforzi. Le squalifiche di Paul Pogba e di Nicolò Fagioli mettono i bianconeri in una posizione scomoda. Per questo motivo la dirigenza sta cercando degli innesti da inserire in rosa a gennaio, per puntare magari allo scudetto che manca ormai da 3 anni e che potrebbe essere alla portata vista l’assenza delle coppe europee.
Soulè è, a questo punto, uno dei principali nomi sul taccuino di Cristiano Giuntoli, che vorrebbe riportarlo a Torino già a gennaio. Nel frattempo, però, l’esterno classe 2003 non ha attirato solo l’attenzione dei bianconeri ma anche di Luciano Spalletti. Soulè ha la doppia cittadinanza vista l’origine italiana dei genitori. Nonostante le convocazioni con l’under 20 dell’Argentina, infatti, Mathias può scegliere di giocare per la Nazionale italiana, e l’ex tecnico del Napoli vorrebbe convincerlo ad unirsi agli azzurri.
Una decisione importante per Soulè, che dovrebbe compilare una dichiarazione di “italianità” per avere l’ok prima dalla Figc, poi dalla Federazione Argentina e poi dalla FIFA. Tempi tecnici lunghi che, tuttavia, Spalletti sta provando ad accorciare cercando di convincere il calciatore ad abbracciare il progetto italiano.