Lautaro-Inter, storia di un capitano sottovalutato: il ‘Toro’ è sbocciato

Il centravanti argentino è sempre più l’uomo copertina della sua squadra. E i numeri ora parlano chiaro, sognano i tifosi.

L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta è stato chiaro. Nel corso di un incontro a Milano ieri con Fabrizio Biasin si è parlato del capitano nerazzurro Lautaro Martinez e l’ad ha usato parole davvero al miele: In questo momento Lautaro è il mio Messi. Non so se è il calciatore più forte che abbia mai avuto, ma parliamo di un giovane talento che è diventato campione. Migliora giornata dopo giornata”.

Lautaro Martinez e il rinnovo
Lautaro Martinez è un uomo bandiera (Lapresse) Serieanews

E guardando i numeri non si può fare altro che dar ragione a Marotta con il campione del mondo che sta trascinando i nerazzurri in Serie A. I numeri di Lautaro sono quasi sempre in crescita, solo nelle ultime due stagioni Lautaro si è fermato a 21 gol in campionato in entrambi i casi ma l’argentino ha fatto più gol nelle altre competizioni, fermandosi a 28 gol stagionali.

Dieci gol in campionato in otto gare stagionali, undici stagionali. Lautaro è sempre più decisivo e per certi versi ricorda Immobile e quello che era per la Lazio ai tempi della squadra di Inzaghi. Lautaro ora è il capitano e l’Inter è sempre più roba sua: eppure il tifoso nerazzurro deve chiedere scusa a Lautaro, il più grande degli interisti ma spesso al centro delle critiche. Lautaro è leader assoluto dell’attuale Inter, lo ha dimostrato nel derby come anche nelle trasferte contro la Real Sociedad e la Salernitana, due sintesi della stagione nerazzurra attuale.

In Spagna l’Inter è stata surclassata, un dominio dal primo all’ultimo minuto ma i nerazzurri non si sono mai arresi e alla fine Lautaro ha pareggiato nel finale. A Salerno l’Inter ha vinto nettamente ma un risultato bugiardo. Fino al 60′ l’Inter era in difficoltà, sullo 0 a 0 e che faceva fatica a sbloccarsi. Lautaro è entrato ed ha segnato addirittura quattro gol. Parliamoci chiaro, quest’Inter – soprattutto dopo gli addii di Lukaku e Dzeko è Lautaro-dipendente. 

Inter, Lautaro e un rinnovo che va sigillato

Al Mondiale Lautaro non ha brillato, ha perso il posto a discapito di Alvarez ma ha comunque vinto il titolo di campione del mondo. Da quel giorno abbiamo visto a Milano un Lautaro diverso, più consapevole della sua forza. Con l’Inter a gennaio è tornato benissimo e anche l’inizio stagione è stato fantastico.

Eppure il tifoso Inter – prima con Mauro Icardi e poi con Romelu Lukaku – ha sempre messo Lautaro in secondo piano. Prima Maurito era l’idolo dei tifosi (per alcuni ancora oggi) mentre Romelu – al di là del rapporto distrutto negli ultimi mesi – veniva catalogato come l’uomo dello scudetto nerazzurro, l’ultimo con Antonio Conte.

Lautaro Martinez e Lukaku
Lautaro e Lukaku, storia di un campione sottovalutato (Lapresse) SerieAnews

Lautaro è stato sempre messo in secondo piano, amato per l’attaccamento per la maglia ma criticato per una discontinuità, soprattutto a livello realizzativo. Sia lo scorso anno che in passato il Toro si è preso spesso pause abbastanza lunghe dal gol, pause che hanno portato addirittura i tifosi a criticarlo e sperare di cederlo. La realtà invece è ben diversa:

Lautaro – insieme a Barella e all’attuale Calhanoglu – fa parte degli uomini chiave dell’Inter. E va blindato il prima possibile: attualmente è nella Top 10 di attaccanti al mondo, forse azzarderemo anche una Top 5 ma il suo talento è indiscutibile. L’Inter deve chiudere al più presto il rinnovo di Lautaro e blindare la sua stella più luminosa.

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