L’amministratore delegato si è raccontato a tutto tondo ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il dirigente parla chiaro.
Terminata la sosta per le Nazionali più movimentata di sempre, è tempo di riprendere il campionato. Le squadre hanno ripreso le preparazione e soprattutto le big avranno giorni molto caldi.
Basta pensare all’Inter di Simone Inzaghi, squadra che dovrà affrontare una lunga serie di impegni, tra campionato e coppe europee. I nerazzurri sono arrivati alla sosta con un paio di passi falsi evitabili ed ora devono inseguire il Milan capolista. Questo e non solo tra i temi dell’ad nerazzurro Beppe Marotta che questa mattina si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati, a partire dalla lotta scudetto e qui Marotta ha le idee chiare:
“Favorita per il titolo? Ho vinto il mio primo titolo alla Juve con Antonio, giocavamo senza coppe ed è un vantaggio importante. Ecco perchè vedo la Juve favorita. Inter? Ho parlato di scudetto perchè dico no all’eccesso di umiltà e pazienza. Siamo forti e sappiamo quanto i tifosi dell’Inter tengano a questo risultato, parliamo della seconda stella”.
Inter, Marotta su Skriniar e Lukaku
Il dirigente ha parlato dell’inizio di stagione abbastanza soddisfacente, la squadra ha cambiato molto e a chi lo critica sull’attacco risponde: “La squadra non è mai rimasta a secco, semmai abbiamo subito gol evitabili. E gli scudetti si vincono con la difesa”. Non potevano mancare parole sul mercato e qui Marotta è chiaro: “L’Inter è un modello di sostenibilità, la famiglia Zhang ha immesso 900 milioni di euro in questi anni e ora il tifoso deve capire. Almeno un big all’anno va venduto, il tifoso non deve pensare al calciatore ma deve preoccuparsi che la società abbia vita perenne”.
Tra smentite su Taremi e ottimismo sul rinnovo di Lautaro Martinez il dirigente è stato chiaro e ha parlato anche di due vicende dolorose per i tifosi nerazzurri: “Lukaku un rimpianto? E’ il passato, nessuno nella società pensa ancora a lui! E dico nessuno. Da uomo di calcio devi sapere che questa non è la prima volta, mi è successo già in passato. Skriniar? Li ho provato grande delusione. Quando un giocatore non rinnova non va contro noi dirigenti o contro il presidente ma contro la storia del club, ha fatto un torto all’Inter. Avrebbe potuto firmare un rinnovo con clausola, altre opzioni ma lui ha sempre detto no”.