Un capitolo avvincente si aggiunge al triste epilogo della storia professionale di Romelu Lukaku con l’Inter: le dichiarazioni del bomber dal ritiro con Belgio fanno rumore.
Probabilmente ha aspettato il momento giusto, ovvero il ritiro con la Nazionale e la distanza fisica dall’Italia, per accendere un tema di discussione rimasto con molti dubbi penzolanti. E il “caso” ha voluto anche che questa pausa dalla Serie A avvenisse proprio a ridosso di Inter-Roma. Match in calendario a San Siro il prossimo 29 ottobre. Se era già certo che tutta l’attenzione dello stadio sarebbe stata rivolta a BigRom, adesso se ne ha assoluta certezza.
Il centravanti in forza alla Roma di José Mourinho ha parlato ai microfoni della stampa belga in conferenza, togliendosi più di qualche sassolino dalle scarpe. Ha raccontato, anzi accennato, per la prima volta alla sua verità circa il mancato ritorno in nerazzurro, i contatti con la Juventus. E la decisione finale di optare per i giallorossi, su suggerimento anche dell’amico e connazionale Radja Nainggolan.
“Non mi piace girare intorno agli argomenti – ha esordito l’attaccante belga -, a tempo debito parlerò. Aspetterò il momento giusto, ma se dicessi davvero cos’è accaduto la scorsa estate, tutti rimarrebbero scioccati. Dichiarazioni che hanno impiegato meno di un giro d’orologio a diffondersi per il globo sportivo, sopratutto perché Romelu Lukaku è tornato a un evento specifico, ovvero la finale di Champions League, che l’Inter ha disputato a Istanbul contro il Manchester City di Pep Guardiola.
Romelu Lukaku si scatena sull’Inter: “Ho sopportato molto cose, a tempo debito parlerò”
Pare che l’episodio scatenante la separazione emozionale del giocatore con l’Inter si sia verificato proprio all’alba della partita più importante per la storia recente nerazzurra. Lo afferma Lukaku dal Belgio: “I primi giorni dopo Istanbul ero a disagio, ma la mia mente era fuori posto per quanto accaduto nei giorni precedenti. Poi ne parlerò. Gioco da tanti anni e ho sopportato molte cose, ma ogni estate lavoro duro e smentisco tutti. Sono state dette tante cose su di me, ma sono concentrato sulla Roma e sul Belgio”.
Secondo una prima ricostruzione da parte de ‘La Gazzetta dello Sport’, il giocatore belga era arrivato in ottime condizioni alla finale di Champions League. Tuttavia, nella settimana precedente al match, aveva chiesto allo staff tecnico un giorno di riposo aggiuntivo per un affaticamento fisico. Pare che gli fosse stato effettivamente concesso, tornando poi in gruppo regolarmente dopo una specifica seduta. Dopo ciò, nel giorno della formazione ufficiale per la gara, mister Simone Inzaghi gli preferisce nell’11 titolare il bosniaco Edin Dzeko.
Una decisione seguita a una riunione tecnica/chiarimento a poche ore dalla partita fra l’allenatore e l’attaccante belga, che però contrariato non avrebbe preso bene le ragioni di Inzaghi. Alla fine, Romelu Lukaku sarà schierato a Istanbul al 10′ del secondo tempo, giocando comunque la sua fetta di match. Al momento è soltanto una possibile chiave di lettura circa una frizione che si sarebbe creata e acuita a partire da quel momento. Storie che la Curva Nord, secondo i primi post social dopo le parole del giocatore, non vorrebbe nemmeno ascoltare. Il tifo organizzato dell‘Inter continua a sentire che gli siano state voltate le spalle, anche perché Lukaku è sempre stato difeso a spada tratta dai sostenitori nerazzurri. Ciò significa che, qualsiasi cosa dirà, l’accoglienza a San Siro non sarà di certo quella di un nostalgico e virtuale abbraccio.